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Arcadio Damiani, stimato professionista dall’animo nobile

Arcadio Damiani era  noto per la sua attività di medico, per le passioni della cucina e la scrittura.In passato aveva  lavorato come radiologo ed era stato  direttore del  reparto di Senologia dell’ospedale di Pescara ma, anche dopo aver raggiunto l’età della pensione, continuava ad effettuare visite nel suo studio privato  a Pescara e presso il centro diagnostico  Valdem di Collecorvino. Fino all’anno scorso era stato collaboratore del nostro periodico scrivendo interessanti articoli di medicina e gastronomia. L’inaspettata notizia della scomparsa ha creato sgomento  tra tutti coloro che hanno conosciuto il professionista,  primi fra tutti gli amici della comitiva che frequentava abitualmente insieme alla moglie Mirella. Tra questi l’industriale Franco Falcone che per lui  esprime parole di affetto fraterno: <Lo chiamavo “lu bardasce” perchè era un giocattolone, sempre pronto a scherzare, a fare battute. Era un ottimo cuoco, tante volte ci ha deliziati con le sue cene e domenica scorsa, quando l’ho sentito per l’ultima volta, mi aveva promesso che al suo ritorno avrebbe di nuovo cucinato per noi. Sul suo stato di salute era fiducioso e noi con lui, apprendere della  morte mi ha distrutto>.

L’imprenditore Enio Barbarossa confessa: <Oggi ho pianto per oltre un’ora, Arcadio era un vero amico oltre che un riferimento professionale per la mia famiglia e per tante altre che seguiva come medico. La sua generosità lo portava anche a lavorare gratuitamente per i pazienti che non potevano permettersi di pagare la prestazione. Ci ha lasciati una persona straordinaria e la sua assenza avrà un peso enorme  nelle nostre vite>.

Giuseppe Di Giovacchino, medico  e delegato Pescara-Aternum dell’Accademia Nazionale della Cucina, parla con la voce spezzata dall’emozione: <Un collega ed un amico dalle elevate qualità professionali, umane e morali- così lo definisce – si è prodigato, senza risparmiarsi,  per i pazienti che avevano bisogno di visite o indagini, con l’altruismo di un uomo di altri tempi, ha dato un impulso significativo alla nostra accademia. Ho sempre condiviso e continuerò a condividere i suoi valori>. 

Mimmo D’Alessio, vice delegato Pescara-Aternum dell’Accademia della Cucina, aggiunge: <Sono sconvolto, non potevo immaginare finisse così. Avevo  accompagnato Arcadio  in uno dei suoi viaggi a Perugia per sottoporsi ad accertamenti. Mi aveva assicurato che, se tutto fosse andato bene, tra un mese avrebbe cambiato vita perché grazie ad un intervento, si sarebbe liberato della patologia che lo affliggeva. Rimpiangerò sempre l’amico introverso, a volte brusco nel suo modo di comunicare, ma dotato di un animo generoso e profondo>.

I funerai di Arcadio Damiani si svolgeranno giovedì 14 luglio  alle ore 16 nella basilica della Madonna dei Sette Dolori.

Da parte della redazione de La Dolce Vita, condoglianze alla moglie Mirella, ai figli Andrea e Claudia.

 

Mila Cantagallo