“Cineparrozzo”: il nuovo genere cinematografico abruzzese
Dopo più di 2 anni di forzato fermo causato dalle norme restrittive dovute alla pandemia, esce finalmente al cinemail primo “Cineparrozzo” completamente Made in Abruzzo. Il progetto, la cui lavorazione complessiva è durata un anno e mezzo, è il primo episodio di produzione cinematografica, di interesse nazionale, totalmente “Made in Abruzzo” ed anche per questo il regista e ideatore del progetto ha voluto presentarlo come il debuttodel nuovo genere cinematografico che ha ironicamente ribattezzato: “Cineparrozzo”.
“Nemici”: una produzione cinematografica “Made in Abruzzo”
“Nemici”, una commedia che ruota intorno al mondo della televisione italiana, è difatti un primo esperimento di caratura nazionale che vede la partecipazione di artisti, operatori, maestranze, location, sponsor, enti e coproduttori abruzzesi. Unica eccezione, la presenza di una serie di prestigiose partecipazioni di artisti di chiara fama che interpreteranno se stessi.
<<Desideriamo porci in alternativa – dichiara Milo Vallone – al più blasonato genere cinematografico che omaggia il tipico dolce milanese, incentrando e seguendo, attraverso la nostra opera, l’antico stile della commedia all’italiana che ha visto muovere per gloriosi decenni i suoi passi, sulla strada di idee semplici, originali e di satira di costume. Inoltre così come l’etimologia del dolce tipicamente abruzzese suggerisce, “pan rozzo”, la nostra ipotesi narrativa vuole concentrarsi più sullo sviluppo di un’idea originale che sulla messa in scena di divertenti luoghi comuni>>.
Stimolare riflessioni sociali e culturali attraverso la commedia
<<L’augurio è pertanto che la nostra esperienza funga anche da apripista per la nostra regione e per i tanti talenti che nel campo della cinematografia, esprime. Nel contempo ci auguriamo anche che gli spunti di riflessione che la commedia offre, siano da stimolo per rimettere al centro più salutari aspetti sociali e culturali in un momento in cui la realizzazione di sé sembra avere come unica unità di misura quella dei selfie e dei followers>>.
Un omaggio a Maurizio Costanzo e alla sua eredità culturale e sociale
La recente scomparsa di Maurizio Costanzo – conclude Vallone – rende poi ancora più attuale il messaggio ipotizzato qualche anno fa quando scrivevamo e giravamo il film, per capire quale eredità sociale e culturale abbia lasciato al paese la sua indubbia capacità di inciderlo e rappresentarlo, socialmente e culturalmente>>.
il film sarà presentato in anteprima presso la sala multiplex Arca di Spoltore giovedì 23 marzo alle 20.30.