Doriana Vovola , autrice pluripremiata a livello internazionale per la cultura e per i diritti umani e i “senza voce” tra i popoli e i singoli sarà il 20 giugno a Venezia con “Chi siete? for Tibet” performance teatrale dedicata al popolo tibetano (presso Padiglione Tibet /Biennale di Venezia) e per la presentazione del suo libro “Chi siete?” il 24 giugno a Padova, il 26 a Treviso e il 29 giugno a Mestre (presso le Feltrinelli). Chi siete? è opera rara perchè travalica culture e fedi e crea consenso tra intellettuali e comunità del mondo. Le sono stati conferiti i prestigiosi “Premio Eudonna 2013/2014” per le eccellenze femminili europee – sezione speciale drammaturgia e “Premio Italia Diritti Umani 2013” – Amnesty International e Free Lance International Press. Dalla motivazione del “Premio Eudonna 2013/2014”, promosso dalla Commissione e Parlamento Europeo e dalla Presidenza della Repubblica e del Senato Italiano: “(…) La sua azione personale volta a rendere l’ intero genere umano partecipe della cultura e dei diritti fondamentali ha trovato l’ espressione più nobile con il suo “Chi siete?” piece teatrale intrisa di una lirica universale – intesa nel senso di un messaggio capace di raggiungere la sfera emotiva delle persone – e di uno straordinario senso etico sociale espresso con una “scrittura vivente posta al servizio di voci, pensieri e passi dell’ umanità”. E a tale rara sensitività della scrittura come l’ha definita Dacia Maraini non potevano non essere attribuiti numerosi prestigiosi riconoscimenti, lodi di critici, artisti ed intellettuali in paesi di tutto il mondo.” (Commissione artistica presieduta da Giorgio Albertazzi). “Chi siete?” (Europa Edizioni, 2015), già tradotta in inglese e americano, ha ricevuto stime e consensi di rilievo ed è stata ospitata in prestigiosi contesti culturali nazionali e internazionali oltre che di alto attivismo umanitario. Con successo di critica e pubblico, “Chi siete?” tratta di prigionia e libertà, elettricità emotive e perdita di baricentro esistenziale. Sensitività, poesia, filosofia e mistica in paradigma teatrale come atto di presenza verso popoli, etnie, culture, sensibilità devastate dalle persecuzioni. Il lettore/spettatore sarà imbrigliato in una densa sospensione di aneliti, negazioni, fughe, volontà… dinamiche battenti, sognanti di realtà nevralgiche che intrecciano, tagliano, donano, s’incuneano e sperano. In “Chi siete?”, come segno di denuncia, genocidi e persecuzioni sia storicamente riconosciuti che ancora taciuti e negati sono volontariamente affiancati. Portatore di diverse sollecitazioni, con ‘Chi siete?’ l’ autrice invita l’umanità violata ad unirsi per promuovere reciprocamente riconoscimento e tutela dei diritti umani. A. Picariello, critico letterario e d’ arte Unesco: “Un testo contemporaneo raro, con la potenza di un classico. In “Chi siete?” si muore e si rinasce ad ogni suono, ad ogni gesto. L’autrice ha costruito dei vuoti: personaggi dell’intimità in movimenti di pensiero, come in una sublime arte visiva; e non c’è luogo, non c’è avere.” Gabriele La Porta, già direttore di Rai Cultura filosofo e critico letterario: “…una rappresentazione di incanti. Una successione di energie al galoppo. …andare per coinvolgimenti. …psichici dirupi da cui è impossibile allontanarsi. Sottrarsi. …iniziano le voci, una per volta e tutte insieme.”Doriana Vovola: “Chi subisce non ha tempo. “Chi siete?” chiede di generare dirompenze d’ amore, folli perché eccedenti e imperative.”