La bontà di un caffè prescinde dalla macchina che usiamo per farlo. Non a caso ho scelto di celebrare l”International Coffee Day’ proponendo una degustazione di caffè preparati al distributore automatico: le nuove tecnologie sono una garanzia di qualità”. Parola del campione italiano di caffè filtro Alessandro Galtieri (nella foto a destra) che ieri, negli spazi di palazzo Bovara a Milano, ha tenuto una lezione pubblica per spiegare come preparare un caffè a regola d’arte e come coniugare la qualità con le nuove tecnologie della distribuzione automatica. L’appuntamento è stato organizzato dall’Associazione italiana distribuzione automatica Confida, in collaborazione con Altoga e Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza. “La scelta del caffè, la qualità dell’acqua e la regolazione e manutenzione della macchina sono i fattori principali da tenere in considerazione per preparare un buon caffè” ha spiegato il 49enne bolognese, trainer Sca tra i massimi esperti di caffè pregiati e prossimo finalista ai Campionati mondiali del caffè a Belo Horizonte, in Brasile. Secondo lo studio di settore realizzato per Confida da Accenture, nel 2017 in Italia i distributori hanno dispensato 2,7 miliardi di caffè a circa 23,5 milioni di consumatori: questo significa che ormai oltre un italiano su due sceglie il caffè dei distributori automatici. Nel mondo si consuma al self-service l`11% del caffè prodotto a livello globale, che equivale a circa 150 miliardi di consumazioni. L’apprezzamento crescente del pubblico è legittimato dalla qualità del servizio automatico; oggi e l’84% dei caffè erogati dalle cosiddette “vending machine” del nostro Paese è in grani macinati al momento. Alcune macchine montano anche delle campane sottovuoto per mantenerne a lungo l’aroma e la freschezza.
fonte presa da www.ilmondo.tv