Corrado Bafile: il Cardinale abruzzese che sfiorò il soglio pontificio
Corrado Bafile nacque a L’Aquila il 4 luglio 1903, in una famiglia profondamente cattolica. Fin da giovane dimostrò una spiccata inclinazione per lo studio, che lo portò a conseguire la laurea in giurisprudenza all’Università “La Sapienza” di Roma. Tuttavia, nonostante l’avvio di una promettente carriera da avvocato, decise di seguire un’altra vocazione: quella religiosa.
Dagli studi giuridici al sacerdozio
Nel 1932 entrò nel Pontificio Seminario Romano Maggiore. Dopo anni di formazione spirituale e teologica, fu ordinato sacerdote nel 1936. Quella scelta cambiò radicalmente il suo cammino. Infatti, già nel 1939 entrò al servizio della Segreteria di Stato Vaticana, dove cominciò a distinguersi per preparazione, discrezione e competenza.
Nunzio apostolico e cardinale missionario
Nel 1960, papa Giovanni XXIII lo nominò nunzio apostolico in Germania. In quel delicato ruolo, Bafile seppe dialogare con efficacia in un paese diviso dalla Guerra Fredda. Successivamente, Paolo VI lo creò cardinale nel 1976, affidandogli la Congregazione delle Cause dei Santi. In quella veste seguì numerosi processi di beatificazione, anche legati al mondo abruzzese.
Un papabile mancato e un esempio da riscoprire
Nel conclave del 1978, che portò all’elezione di Giovanni Paolo I e poi di Giovanni Paolo II, il nome di Bafile circolò tra i papabili. Sebbene non fu eletto, il suo profilo spirituale e intellettuale venne ampiamente riconosciuto dai cardinali elettori.
L’eredità spirituale di Corrado Bafile
Morì a Roma nel 2005, all’età di 101 anni, come decano dei cardinali italiani. Tuttavia, la sua figura resta fortemente legata all’Abruzzo. Ancora oggi, la sua vita rappresenta un ponte tra fede, cultura e diplomazia. Perciò, riscoprirlo significa valorizzare una delle menti più brillanti nate nella nostra terra.