Misure di politica economica e sociale per la crescita, lo sviluppo e per la semplificazione.
Il 27 marzo il Senato ha convertito in legge il DL n. 4/2019, il cosiddetto decretone, dando definitivamente il via libera alle norme sul Reddito di cittadinanza e pensione “quota cento”, ad oggi le due misure più importanti approvate dal governo targato Lega – Movimento 5 Stelle.
Tra le novità, le più rilevanti sono: l’introduzione del salario minimo di 858 euro al mese per le offerte di lavoro che sarà obbligatorio accettare per non perdere il sussidio; ulteriori aiuti per le famiglie con disabili e la possibilità di ottenere la “pensione di cittadinanza” in contanti. Sono stati inoltre introdotti alcuni accorgimenti per arginare i cosiddetti furbetti che ricorrono ad espedienti per l’ottenimento del reddito, come per i coniugi separati a decorrere dal 1° settembre 2018 che dovranno validare l’atto di separazione mediante un verbale della polizia locale.
I tanto attesi navigator saranno assunti a partire dal 2020; in 3.000 saranno impiegati nei Centri per l’Impiego e dal 2021 ulteriori 4.600 per stabilizzare i precari. La spesa è di 120 milioni di euro nel 2020 e ulteriori 304 milioni di euro dal 2021.
Per la pensione quota 100, l’Inps comunica che le domande presentate al 12/3/2019 per l’intero territorio nazionale sono pari a 89.521. Le richieste pervenute entro tale data in Abruzzo, sono in totale 2778, così suddivise: Chieti 891, L’Aquila 731, Pescara 600, Teramo 556.
Nella stessa giornata di approvazione del decretone, a seguito di mozioni presentate in merito alle iniziative di politica economica del governo, sono state illustrate alla Camera gli interventi previsti per il rilancio economico, gli investimenti ed i tempi necessari al fine di raccoglierne i benefici. “Le accuse di aver generato una recessione economica, che vengono attribuite a questa azione di governo, devono essere contestualizzate in un contesto un po’ più macroeconomico – riferisce in Parlamento l’on. Giuseppe Bellachioma – mi riferisco a un rallentamento ciclico e generale di quella che è l’economia mondiale europea. Ci permettiamo di enunciare alcuni dati che sono stati evidenziati nell’ultimo World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale, dove le previsioni al ribasso riguardano non solo l’Italia, ma tutte le maggiori potenze economiche mondiali, soprattutto europee. La Germania registrerà un meno 0,6, la Francia 0,1, l’Italia 0,4, per una revisione di crescita totale di tutta l’eurozona pari a meno 0,3. Anche a livello mondiale, non soltanto europeo, si registra lo stesso calo, sia nella Russia, con meno 0,2 per cento, sia nel Canada (e parliamo del Canada, con meno 0,2 per cento), in un’ottica di revisione negativa del PIL mondiale dello 0,2”.
Viene ricordato inoltre che nella legge di bilancio del 2019 sono state inserite misure dirette alla crescita e al sostegno dell’economia pubblica e privata, con strumenti di politica economica espansiva, come il rilancio degli investimenti pubblici con uno stanziamento di 15 miliardi di euro, di 400 milioni di euro per ipiccoli comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade, uffici pubblici, oltre che la riduzione della pressione fiscale con la mini flat tax, con effetti che si registreranno solo a partire dal 2020, anno in cui partirà la flat tax al 20 per cento per le imprese e per i professionisti con ricavi fino a 100 mila euro. Sono state stanziate inoltre ingenti risorse su un fondo pluriennale di 43,6 miliardi tra gli anni 2019 e 2023, che verranno ripartite, sulla base della loro realizzazione, nello sviluppo e nella sicurezza dei trasporti pubblici. Inoltre, due miliardi aggiuntivi, nell’ultima legge di bilancio rispetto a quelli già previsti, sono stati stanziati per l’edilizia sanitaria. Al fine di velocizzare la realizzazione di questi interventi con la ripresa dei lavori pubblici saranno approvate misure di semplificazione e di accelerazione che arriveranno in parlamento con il decreto “sblocca cantieri”.
Chi ha già presentato la domanda di Reddito di cittadinanza e Pensione di cittadinanza può ricevere informazioni e chiarimenti attraverso il Contact center ai numeri 803164 da rete fissa e 06-164164 da mobile.
È possibile anche inviare una comunicazione tramite il servizio “Inps Risponde” disponibile su www.inps.it al collegamento https://servizi2.inps.it/servizi/INPSRisponde2/Home/Disclaimer