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Dipendenti pubblici in stato di agitazione: rinnovo del contratto per non diventare ancora più poveri

Inflazione galoppante e costi energetici impazziti: le famiglie ogni giorno diventano più povere. Contro questa situazione drammatica si leva la protesta del personale delle pubbliche amministrazioni, che torna a chiedere con forza il rinnovo del contratto nazionale. A proclamare lo stato di agitazione con una nota inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Funzione pubblica, al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, alla Commissione di garanzia sul diritto allo sciopero e, per conoscenza, alla presidenza di Anci, Upi e alla Conferenza delle Regioni, sono stati i sindacati Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica.

Photo by Annie Spratt on Unsplash 

Cosa chiedono i sindacati

Nell’annunciare lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto Funzioni locali e Sanità, con richiesta di tentativo di conciliazione, i sindacati confederali intendono richiedere “il rinnovo del CCNL , scaduto lo scorso 31 dicembre 2018, per il quale chiediamo:

– di rendere esigibile in tutti i suoi punti il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” sottoscritto il 10 marzo 2021, fornendo le necessarie risorse economiche per il finanziamento dei rinnovi contrattuali;
– di completare la copertura economica per il rinnovo dei contratti di comparto con le risorse necessarie così come richiesto da UPI, Conferenza delle regioni e delle province autonome e da ANCI con lettera del 14 febbraio 2022 prot. N. 1003/C1PERS indirizzata ai ministri Renato Brunetta e Daniele Franco;
2) In particolare mancano le risorse necessarie a:
– procedere alla revisione con adeguati finanziamenti di tutti i sistemi indennitari fermi da oltre dieci anni;
– valorizzare la professionalità del personale delle pubbliche amministrazioni attraverso la riforma degli ordinamenti e dei sistemi di classificazione;

– incrementare i fondi per la contrattazione integrativa, rimuovendo i vincoli normativi ad oggi esistenti”.

Photo by Alex Kotliarskyi on Unsplash

Misure straordinarie per le assunzioni

Cgil, Cisl e Uil inoltre chiedono al governo di procedere “con misure straordinarie ad un piano generalizzato in tutte le amministrazioni pubbliche, degli enti locali e della sanità di assunzioni in tempi rapidi, e anche in misura superiore agli attuali piani dei fabbisogni in relazione alle necessità imposte dall’emergenza pandemica e dalla crisi economica“.

Dopo aver lamentato la mancanza di risposte adeguate alle gravi problematiche esposte, i segretari generali di Fp Cgil Serena Sorrentino, di Cisl Fp Maurizio Petruccioli e di Uil Fpl Michelangelo Librandi chiedono l’esperimento nel tentativo di conciliazione nei termini e con le modalità previste dall’articolo 5 dell’accordo 20 settembre 2001 in materia di servizi pubblici essenziali e procedure di raffreddamento e conciliazione per i comparti oggetto della presente comunicazione”.