L’idiozia del preconcetto ha raggiunto vette sublimi con lo scontro ideologico anche su temi preistorici come da studi scientifici dimostrati che il britannico di 10.000 era nero con gli occhi azzurri e che la regale egiziana Nefertiti aveva la pelle chiara. Cade il mito dell’inglese bianco e si è scatenato un putiferio sulla pelle bianca della regina egizia. Infatti “Today” programma della rete americana Nbc ha mostrato il suo volto chiaro da una ricostruzione 3D. Ovviamente attivisti “Black” si sono infuriati con l’emittente tacciandola di razzismo per la sola ragione di aver riportato un dato scientifico. Ora non si comprende perché la gioia derivi dall’annerimento cutaneo britannico e l’amarezza per lo sbiancamento dell’antenata egizia come se anche il colore della pelle ha una sua correttezza politica tanto d’aver ricostruito cinematograficamente alcuni personaggi storico mitologici di pelle scura come Achille nella guerra di Troia (descritto dal suo autore Omero come biondo), Thor il dio scandinavo, nero pure lui, ma sarà morto rachitico perché con la pelle scura e lo scarso sole del nord non avrebbe avuto tanta vitamina D attivata, un centurione romano con la pelle nera, magari del tardo impero quando l’invasione era già al culmine. E adesso cosa diranno se hanno retrodatato la nascita dell’homo sapiens in India e non in Africa contraddicendo la teoria del continente nero come culla di civiltà? Ecco allora che torna alla luce la cultura, quella vera, che impone il rispetto e la curiosità per quelle scoperte che sono sempre valide fino a prova contraria: questo è l’immanentismo della verità e non la sua eternità. Cosa vuoi che importi se all’origine l’uomo era bianco o nero, sta di fatto che la pelle si schiarisce o si scurisce evolutivamente a seconda dell’esposizione alla luce solare come difesa dell’uomo agli effetti dannosi della prolungata esposizione ai raggi UV. E purtroppo anche questa semplice deduzione innesca quelle fortissime dispute identitarie di cui oggi tutti vorremmo fare a meno perché sono lo specchio del grado di inciviltà, scarsa memoria storica e negazione della dialettica scientifica che per secoli hanno contribuito lo sviluppo dell’umanità. Ma oggi la serietà dei ruoli è andata a farsi benedire.
DISCORDIA RAZZIALE
