La Commissione Pari Opportunita Regionale ha, tra i suoi compiti istituzionali, le proposte di modifica della normativa sulle materie inerenti alle politiche di genere.
La Commissione dell’Abruzzo, dalla sua istituzione nel lontano 1988, ne ha fatte di proposte ma è ormai un fatto assodato che per raggiungere l’obiettivo occorrono in media dai 10 ai 20 anni di tempo!
Solo qualche esempio:
per ottenere l’approvazione della modifica alla legge elettorale regionale per l’introduzione della “doppia preferenza di genere” ci sono voluti esattamente 10 anni ( 2007 prima proposta C.P.O.)…e tante battaglie!
Per avere il riconoscimento dell’ illegittimità costituzionale dell’ automatica attribuzione al figlio/a del solo cognome paterno sono trascorsi ben 20 anni dal momento che la vicepresidente di allora,prof. Giulia Paola Di Nicola, propose allaCommissione di occuparsi del tema.
La tempistica non è molto differente per il c.d “parto indolore” e di questo importante traguardo tratteremo oggi.
Progetto Parto-Analgesia ( 2012)
La Commissione pari opportunità regionale nel 2012 predispose un progetto da attuare in tutta la Regione, affinchè si creasse una sorta di “pari opportunità per le partorienti” nelle diverse ASL . Partimmo, su iniziativa di una giovane componente Valentina Mancini, che, avendo competenza in materia, lavorando alla Asl di Pescara, aveva sollevato questo vulnus: “ Perché se partorisco a Chieti posso contare su un parto “indolore” ma se il mio bimbo nascerà a Pescara non avremo diritto alla anestesia?” Ci documentammo, prima di stendere il progetto e fare la richiesta alla Regione.
Fu il primario di Ostetricia di Chieti insieme alla Primaria di Anestesia che ci accolsero nel loro istituto universitario e ci spiegarono gli aspetti clinici e organizzativi della partoanalgesia, già praticata da anni nel loro istituto.
Con questo bagaglio di conoscenze andammo, convintissime e battagliere, all’appuntamento concessoci dall’allora Presidente Gianni Chiodi. La faccio breve, catturammo la sua attenzione solo nel momento in cui gli domandammo : “Scusi Presidente ma lei, nel 2012, si siederebbe sulla poltrona del suo dentista se volesse farle un’ estrazione senza anestesia come si faceva nel far west?”
Compresa la valenza del progetto, il Presidente prese a cuore la questione, ma per problemi organizzativi, blocco delle assunzioni, corsi di formazione specifici per anestesisti ecc… il progetto rimase in stand by. Arriviamo finalmente ad oggi, aprile 2022, con questa grande notiziagià comunicata dalla stampa e la soddisfazione di aver raggiunto il traguardo:
La partoanalgesica e’ un servizio attivo ventiquattr’ore su 24 presso l’ospedale civile di Pescara ed è garantito dai medici assistiti del locale blocco operatorio. La Responsabile UOSD Dott. ssa M. Rizzi precisa: “L’analgesia epidurale svolge un’azione favorevole sul benessere materno-fetale, poiché abbassando la percezione del dolore, riduce indirettamente lo stress e il senso di affaticamento della partoriente. La maggior tranquillità e facilità respiratoria della mamma hanno effetti positivi sul neonato.”
Rimanendo in tema di Pari opportunità, occorre sottolineare che anche il Papà del nascituro/a assisterà a questo momento magico, il parto, con maggiore serenità e partecipazione.
Augurandoci che questa metodica possa anche essere elemento di tranquillità per tante donne e che porti anche ad una crescita demografica…e ce n’è bisogno!
Per concludere, si è scoperto che anche la famosa lettura del Vangelo “ Donna partorirai con dolore”…ebbene sì ! è frutto di una errata traduzione .
di Gemma Andreini