
Camminare sotto il sole o la luna respirando a pieni polmoni, senza il filtro della mascherina, è uno dei più maggiori piaceri dell’estate 2021, scoppiata con temperature tropicali che renderebbero ancora più insopportabili i dispositivi di protezione.
L’ordinanza del “giù la maschera” emessa dal Ministero della Salute è valida dal 28 giugno ma da molti italiani è stata applicata già subito dopo la pubblicazione del sulla Gazzetta Ufficiale avvenuta 5 giorni prima, ripopolando le strade di volti riconoscibili e soddisfatti.
La comprensibile euforia scaturita dall’eliminazione di uno dei più importanti strumenti di prevenzione al Covid-19 non deve però far dimenticare che l’uso della mascherina non è stato completamente bandito ma, come recita lo stesso provvedimento ministeriale, “nelle zone bianche cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario”.
Se da un lato va evitata una tendenziale leggerezza nell’applicazione delle regole, dall’altro opportuno frenare lo scetticismo di chi non si fida delle nuove disposizioni e continua a proteggere naso e bocca in luoghi aperti. Il parere di un esperto, il cardiologo pescarese Giuseppe Civitarese, può aiutare ad assumere un atteggiamento corretto per la salute propria e degli altri, in tempi di rinascita post pandemia: <Bisogna vivere questa fase con tranquillità- afferma il professionista- eliminare la mascherina all’esterno non crea alcun rischio se si mantengono le dovute distanze da altre persone. Ostinarsi ad usare i dispositivi di protezione con l’afa estiva, può creare affanno e difficoltà respiratorie, soprattutto in soggetti anziani. Il consiglio, dunque, è quello di non proteggere bocca e naso all’aperto ma, nel momento in cui si verifichino assembramenti, indossare immediatamente la mascherina>. L’ordinanza del Ministero della Salute impone, infatti, che un dispositivo di protezione venga sempre tenuto a portata di mano per essere utilizzato in caso di accesso in zone a rischio: <Il problema maggiore è negli spazi chiusi-continua il dottor Civitarese- la recrudescenza dello scorso autunno è avvenuta nel momento in cui siamo tornati a popolare scuole, autobus, uffici eccetera. Il picco dei contagi ha poi portato al congestionamento di ospedali non sufficientemente capienti ed attrezzati per affrontare una tale emergenza. Ora abbiamo imparato che ognuno di noi ha un ruolo importante nella prevenzione partendo dal rispetto del distanziamento, all’aperto e soprattutto al chiuso>.
Il cardiologo raccomanda vivamente il vaccino: <E’ una prassi a cui bisogna sottoporsi per la sicurezza di tutti. Potrà non essere efficace al cento per cento con le diverse varianti del virus ma di sicuro chi è vaccinato non va incontro alle conseguenze peggiori che questa terribile patologia può causare. Che si chiami Alpha, Beta, Gamma o Delta, la memoria anticorpale è in grado di combatterle tutte>.
Mila Cantagallo