
Durante la seconda guerra mondiale per farla finita, causa l’errore del patto scellerato italo-tedesco alias nazi-fascista, abbiamo chiesto aiuto all’America che generosamente ci ha elargito risorse militari per combattere l’efferatezza dei nazisti ed economiche perche’ potessimo risorgere come Paese in cambio di qualche base militare strategica sul mediterraneo e la compartecipazione “Atlantica” a difenderci dai Paesi del “Patto di Varsavia” nel delicato equlibrio della “Guerra fredda” che, diciamolo, ci ha risparmiato per decenni da conflitti fra i nostri Paesi e il mondo. Ora, con la caduta nel 1989 del muro di Berlino, il “delicato equilibrio” e’ svanito e siamo di nuovo in guerra, una guerra piu’sottile e spietata che non usa spade o fucili ma che, celandosi dietro un’aureola salvifica, ci condanna ad una sudditanza di potere ed economica che annienta totalmente la possibilita’ di autodeterminazione e di conservazione delle nostre conquiste non piu’ in nostro possesso e che fanno di noi uno dei piu’ sostanziosi bottini di caccia. Ma chi ci ha dichiarato guerra e soprattutto perche’? Perche’ rappresentiamo un pericoloso modello di Paese che sfugge a qualsiasi regola comunitaria, una psuedodemocrazia su base anarchica unica al mondo, che fra non pochi problemi riesce a condurre una vita decente se non addirittura sfarzosa. Perche’ vantiamo primati in molti settori, dal patrimonio artistico alla moda, alla tecnica e la nostra creativita’ fa spavento perche’ il nostro “genius loci” non ha competitori essendo vissuti sempre sotto altri domini e se la necessita’ aguzza l’ingegno l’equazione ci e’riuscita perfettamente. Tanto che “governare gli italiani non e’ impossibile ma inutile” a detta di Giolitti, Mussolini, Churchill. E viviamo in uno stato di “ingovernabilita’” permanente prova ne siano i 60 governi che abbiamo avuto in 70 anni di storia repubblicana. Siamo la 8a Potenza industriale nel mondo che ha risparmi in banca superiori alla media europea e con una massa di poveri di oltre 6 milioni di persone, una discreta evasione fiscale ed una “criminalita’” organizzata che muta nome a seconda del sito d’origine(mafia sicula, camorra napolitana, ndrangheta calabrese, sacra corona unita pugliese) e che ha esportato nel mondo il suo prezioso “know-how”. Eppure il popolo del volontariato e’ a livello mondiale, i migranti pur avversati vengono ugualmente accolti sebbene i giovani laureati faticano a trovare un lavoro e nei campi vige un caporalato fortemente schiavista. Il “reddito di cittadinanza” detto in altri Paesi “sussidio di disoccupazione” e’ stato imposto per legge e non come ovvia regola sociale: e’ infatti accusato di essere fonte di una spesa statale insostenibile e improduttiva, perche’? Perche’ gli improduttivi come i “neet” hanno difficolta’ o pigrizia nel cercare un lavoro per il mercato nostrano completamente deregolato, clientelare, burocratizzato, tollerante al “lavoro nero” che arricchisce l’imprenditoria sottraendosi alla vessazione contributiva e alla voracita’ fiscal. Per questi motivi siamo una nazione “da cancellare” ma gli altri Paesi che hanno regole piu’ rigide, maggiori aperture per i diritti, maggiore coscienza civile se la passano meglio di noi? Che dire dell’America che vuole esportare la democrazia in tutto il mondo( vedere i disastri delle primavera arabe e le ferite riportate ) ma col primato della vendita delle armi, dell’incremento nucleare, con Stati che hanno ancora la pena di morte e con una “discriminazione razziale” dura a morire? E che dire dei francesi, eredi della “Rivoluzione illuminista” con il loro ancora vivo colonialism e signoraggio africano o gli inglesi che non si sono mai fidati dell’Europa o i tedeschi che non hanno mai pagato i danni della guerra alla Grecia senza scusarsi ma addirittura finendola di depauperare con l’ Eurotroika”? Angela Merkel non ha mai mostrato empatia reale per le sorti dell’Italia e lo dimostra la frase della Lagarde che ha fatto crollare Piazza Affari. Questa UE a trazione tedesca vuole che l’Italia righi dritto e corra anche se attualmente ha le gambe fratturate ma e’ un bene che lo abbia chiarito subito tanto per evitare gli eccessi di fiducia verso questo Sistema. Ranieri Guerra, direttore vicario dell’OMS, non ha usato mezzi termini nella rimostranza verso la incredibile “vergognosa solitudine”, oltre al deplorevole isolamento(untori del mondo) in cui e’stata lasciata l’Italia ad affrontare le fasi iniziali dell’emergenza coronavirus da parte di una UE in cui e’ mancata ogni tipo di solidarieta’ tra i vari Paesi in assenza di qualsiasi coesione strategico-decisionale, non ha fatto niente per i nostri ospedali al collasso, non ci ha esaudito la richiesta di DPI al punto che Roma ha dovuto sperare nell’intervento della Cina, Russia, Cuba, Brasile, USA. Un Paese fondatore diventato Terra di nessuno! Anche le forze armate spagnole hanno richiesto l’ausilio della NATO e Alleanza Atlantica invocando “Assistenza internazionale” e chiedendo materiale medico per contrastare la diffusione del virus e la Spagna e’ pronta a sborsare 20 miliardi di euro come primo pacchetto di aiuti alle imprese. Inoltre dopo quelle che sembrano pallide aperture da parte della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che a parole ci e’ molto vicina nel dolore, la doccia gelata arriva in questi giorni di dramma virale direttamente dalla Germania a proposito di “Coronabond” che come gli “Eurobond” di Tremonti consistono nel pompare liquidita’ direttamente allo Stato per aiutare le imprese in difficolta’ invece che alle banche libere poi di scegliere con relative costi aggiuntivi se e chi aiutare. No, no e poi no! A parlare per conto di Angela Merkel e’ Peter Altmaier ministro dell’Economia, il super falco Tedesco, delegato del Mes che ha detto “” Italia e Spagna devono mettersi in ginocchio” che ha definito quello sulle cedole un “dibattito vuoto” e consiglia cautela nel ripresentare i “mezzi di salvezza” gia’discussi e respinti dal fronte avendoci gia’ regalato Mario Monti con tutte le gioie che ne seguirono. Per farla breve e’ sempre la Germania che decide di che morte morire. E decide di schiacciare l’Italia ponendo il veto sull’ipotetico collocamento di 1000 miliardi di euro gestiti sempre dalla BCE. A differenza degli USA ove a parita’ di popolazione e’previsto un piano storico di aiuti di 2000 miliardi. E da non dimenticare che Berlino fregandosene dei vincoli europei sul pareggio di bilancio( che noi dobbiamo invece rispettare, pena punizioni draconiane e minaccia di insediamento della “troika”) hanno pompato 550 miliardi per risollevare l’economia tedesca. E per risollevarci lo spirito, Altmeier ha aggiunto che “una volta che la crisi sara’ finita, torneremo alle politiche di austerita’”. Al coro si e’aggiunta l’Olanda secondo cui chi vuole deroghe e soldi deve spalancare le proprie porte alla Troika. Spero sia chiaro per tutti che questa UE su questi presupposti non e’ destinata a sopravvivere al coronavirus anche perche’ l’allentamento della borsa lo chiede pure la Francia e secondo l’IFO anche l’economia tedesca e’ sotto shock con il morale delle sue aziende collassato sui livelli del 2009 durante la grande crisi finanziaria. Ed il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire sentenzio’ qualche giorno fa che “L’Europa non si riprendera‘ se lascera‘ cadere l’Italia”. E chiunque propagandi oggi “piu’ Europa” rischia un nuovo processo di Norimberga perche‘ stavolta l’Europa ha toppato: non salva gli altri pensando di poter salvare se stessa. Ma non fara’ altro che ampliare la frattura enorme gia’ esistente tra popoli e burocrazia, tra Sud e Nord Europa, tra populisti e tecnocrati. A ben riflettere e’ sempre lei, la Germania, a non voler dismettere la sua ambizione imperialista in ambito europeo. A cominciare dalla 1a guerra mondiale quando colsero l’occasione della crisi serba come opportunita’ per prendere il commando dopo acerrima rivalita’ con l’Inghilterra sull’egemonia del Continente. Molto simili le cause soggiacenti alla 2a guerra mondiale col tentativo dei teutoni di unificare l’Europa sotto un imperatore tedesco. Ed oggi siamo al “terzo” tentativo che fa della UE un nuovo possible impero a predominio germanico. Non sono bastati le distruzioni e i danni inflitti dai due precedenti tentative che gia’ si vedono quelli prodotti da questo terzo esperimento ben descritti da Douglas Murray nel suo libro “La strana morte dell’Europa” ove elenca le piu’ grandi malefatte di una Germania che indottrinando con minacce gli altri Paesi dell’Unione ha prodotto ed avallato una immigrazione incontrollata che sta distruggendo la nostra identita’, cultura, religione, civilta’ menando inconsistenti sensi di colpa per annientare le potesta’ nazionali. Ed un’analisi logico-razionale l’ha condotta lo scrittore ebreo Yoram Hazony nel suo libro “Le virtu’ del nazionalismo”sulla differenza fra “Nazione” ed “Impero”. In pratica gli esserei umani desiderano perseguire la prosperita’ della famiglia, del clan o della tribu’ o nazione a cui seno legati da vincoli di “mutua fedelta’”. L’umanita’ perviene in tal modo al massimo grado di “liberta’ fruibile” per il benessere e la ricchezza collettiva. Lo Stato nazionale, tenuto vitale da tutti quei gruppi umani che condividono la stessa storia, lingua o religione, pur considerando la possibile belligeranza fra i clan interni, non hanno alcun interese a dissipare energie per i conflitti ma utilizzarle per produrre ricchezza in cultura e beni materiali. Ora questo rapporto di mutua fedelta’ fra gruppi non potrebbe essere alla base anche fra nazioni costituenti un Impero? Ed Hazony pone in chiara logica evidenza l’impossibilita’ di questa evenienza. In primis perche’ l’autodeterminazione collettiva e’ il “topos” di una nazione ma non puo’esserlo di un impero le cui nazioni hanno origini, lingue, religioni, storie, diverse ed e’ovvio che per riunirle devono vigere regole comuni in contrasto con l’autodeterminazione collettiva, ridotta ai minimi termini. E perche’ mai una nazione non dovrebbe riservare facolta’ allo “Stato imperiale” da cui possono scaturire anche benefici materiali? Semplicemente perche’ lo Stato imperiale in ragione del proprio potere arbitrario puo’ sia elargire favori sia revocare le proprie magnanime concessioni ed una nazione in precedenza favorita potrebbe ritrovarsi completamente schiavizzata come nel “caso italico” che pero’ non ha conosciuto la fase dei favoritismi. Uno Stato imperiale non puo’ essere uno stato libero, sara’ per forza costituente sempre “dispotico” con un dispotismo illuminato o perverso a seconda delle circostanze ma per definizione non garantira’, ne’ offrira’’ mai la liberta’ alla nazione. E soprattutto chi e’ il “sovrano unico”? Sicuro che non parteggi? E sulla nostra pelle di “purtroppo europei“ abbiamo visto cosa puo‘ produrre in termini di benefici il dispotismo europeo dell’asse franco-tedesco: italiani da incatenare mani e piedi, messi alla gogna( untori e spendaccioni ), senza cibo e acqua( crollo delle borse ), sotto il sole aureo di “Frau Merkel“, finche‘ l’ultimo globulo rosso non si fermera‘. Ma anche stavolta il sogno imperialista di personaggi nutriti a wurstel e cavoli fermentati dovra‘ fare i conti con chi mangia risotti “foglia d’oro”, parmigiano e tortellini, tra i quali purtroppo vi sono anche soggetti che preferiscono i crauti, mangiando tortellini di nascosto perche‘ se lo possono permettere. “Ahi serva Italia di dolore ostello“.
Amburgo 26-3-2020 F.to Arcadio Damiani