Cosa si mangiava, a cavallo tra il 1800 ed il 1900, a Castellammare Adriatico e Pescara, città rivali divise da un fiume. Una origine ricerca unisce in un libro le tradizioni culinarie del passato a cenni storici del periodo. Il volume è “La cucina pescarese nel tempo”, scritto dallo storico Licio Di Biase, direttore dell’Aurum. Il volume, edito da Tabula Fati, è una ricostruzione delle abitudini alimentari degli abitanti dei due borghi. In entrambe le località le ricette tipiche tipiche ed i metodi di lavorazione venivano fortemente influenzai dalle caratteristiche del territorio. L’autore spiega la genesi dell’insolita iniziativa editoriale: <In lunghi anni di ricerche per i miei precedenti libri ho messo da parte un notevole quantitativo di materiale che mi ha offerto la possibilità di spaziare in altre tematiche. In questa esperienza mi sono state utili anche le conoscenze di Mimmo D’Alessio, Tino Di Sipio, le foto di Tonino Di Loreto, gli articoli di Romeo Tommolini, i sonetti di Gabriele D’Annunzio e i ricordi di alcune signore pescaresi. I cenni storici sul periodo si alternano a ricette del tempo che possono essere realizzate oggi, anche apportando variazioni agli ingredienti visto che spesso gli ingredienti si differenziano a seconda delle aree in cui vengono preparati>.
Il libro, presentato nei giorni scorsi presso l’Auditorium Cerulli a Pescara alla presenza de residente del Consiglio Comunale Marcello Antonelli e dell’assessore alla Cultura di Pescara Maria Rita Carota, ha già venduto tutte le copie disponibili, le ristampe saranno pronte nei primi giorni di gennaio e si potranno acquistare da Mondadori: <Sono lusingato dalle numerose reazioni e dibattiti sulle usanze di Castellammare e Pescara scaturite dalla pubblicazione del libro- continua lo scrittore-i lettori mi scrivono ogni giorno per manifestare le loro impressioni. Tra i più giovani si stanno creando perfino delle opposizioni tra simpatizzanti delle due ex città rivali, nuovi materiali mi vengono consegnati quasi quotidianamente per un seguito di “La cucina pescarese nel tempo” e sto già lavorando ad un secondo libro>.