E’ sicuramente il periodo che porta i maggiori stravolgimenti nella vita di una donna per quel che riguarda sia la sfera affettiva ed emozionale che quella fisiologica; uno tsunami che attraversa tutto il corpo della gestante che deve essere pronta ad affrontare le varie tematiche che si presentano con una preparazione adeguata per non creare cambiamenti irreversibili del proprio corpo. I temi principali riguardano l’alimentazione, il controllo del fisico, il sesso. Una donna non gravida normopeso e con normale attività fisica necessita di circa 2200-2500 kcal al giorno. Nel primo trimestre di gravidanza le necessità caloriche salgono di 150 Kcal e nel secondo e terzo trimestre di 300. È altresì importante conoscere il proprio peso e valutarlo in funzione dell’ altezza (peso in Kg/altezza in mt.): valori inferiori a 20 depongono per sottopeso, tra 20 e 25 per normopeso, tra 25 e 30 per sovrappeso e superiori a 30 per obesità. Attenzione agli alimenti ipercalorici che possono portare a superare ampiamente le 3000 kcal giornaliere con alterazioni del metabolismo glico-lipidico e ripercussioni negative sulla crescita fetale e sul parto stesso. L’incremento ponderale (aumento di peso) nei nove mesi di gestazione, in un soggetto normopeso al concepimento, dovrebbe essere intorno ai 12 – 13 Kg.; esso è determinato non solo dal peso del feto, della placenta, del liquido amniotico e dell’utero, ma anche dalla ritenzione di liquidi e dalla deposizione di grassi nei tessuti, per la particolare situazione ormonale della gestazione. Un aumento eccessivo di peso favorisce la comparsa di disturbi e complicazioni, quali , diabete e parto pretermine. Bisogna prendere l’abitudine di pesarsi sempre sulla stessa bilancia, alla stessa ora del giorno, preferibilmente al mattino, a digiuno, dopo aver vuotato la vescica.
E’ importante un controllo costante del peso per permettere al bimbo di crescere, di contro una donna che mette su poco peso ha molte probabilità di concepire un figlio sottopeso. Per raggiungere tale obiettivo le linee guida, sia europee che americane, suggeriscono di incrementare l’apporto calorico giornaliero di circa 200 Kcal, ma solo nel secondo e terzo trimestre, quando si verifica la crescita ponderale dell’embrione. Una delle principali modificazioni riguarda il volume del sangue materno, per garantire un adeguato compenso emodinamico e una buona vascolarizzazione della placenta che nutre il feto è necessario garantire una corretta idratazione, essa tuttavia non influenza in maniera diretta il volume del liquido amniotico che viene prodotto attraverso l’eliminazione dell’urina del bimbo. La futura mamma dovrebbe bere da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno (di più in estate), é consigliabile l’assunzione di acqua minerale oligominerale o di media mineralizzazione per le sue proprietà favorenti le funzioni metaboliche e la diminuzione della ritenzione idrica. La disidratazione in gravidanza può causare un aumentato rischio di infezioni delle vie urinarie, alle quali la dolce attesa predispone a priori per i cambiamenti anatomici, ormonali e immunitari che comporta.
Altro sintomo comune in gravidanza, più frequente nel periodo estivo, sono i crampi muscolari (prevalentemente notturni) dovuti a squilibri elettrolitici e a picchi ormonali: in particolare, qualora la sintomatologia crampiforme sia dovuta a squilibri elettrolitici, può essere ridotta o trattata proprio con un’adeguata idratazione. In alcuni casi, nei mesi estivi, su prescrizione e valutazione medica, si possono assumere integratori minerali. E’ tassativo smettere di fumare, diminuire il consumo di tè e caffè, eliminare i superalcolici, evitare formaggi crudi non pastorizzati, come il gorgonzola o il brie che potrebbero essere portatori di listeriosi; al contrario i formaggi in crema, tipo philadelphia, sono privi di rischio. Durante il primo trimestre sempre sotto consiglio medico si possono assumere vitamine ed oligoelementi. Molti farmaci (come l’aspirina) sono vietati o fortemente sconsigliati durante la gravidanza. Bisogna ben ricordare che siccome nel primo trimestre di gravidanza il feto consuma poche calorie (perché si stanno formando le cellule) quindi non è necessario che la futura mamma cominci a “mangiare per due”; questo porterebbe al solo risultato di un neonato in sovrappeso (con tutte le complicanze successive!!!) ed un’altra mamma da mettere a dieta.