Lebron, che cos’è la solitudine?
– Hai presente quando una persona porta a spasso il cellulare?
Lebron è un cane. Un bel cane. Un boxer dal manto bianco. Il suo compagno d’avventura si chiama Sabatino Ciocca, ed è un autore e regista teatrale ben noto anche a una distanza ragguardevole dalla sua Chieti. La sua fortuna è quella di avere un compagno insieme al quale gioca e passeggia tutti i santi giorni. Anche quando piove o dalla Maiella arriva il vento gelido che blocca il respiro. L’amico fedele che tutti sognano. L’amico con cui conversare/commentare su/di tutto. Anche su argomenti spinosi e personali.

Intellettuale social a quattro zampe
Il bello viene quando il cane – Lebron – diventa personaggio social. Sono migliaia i cani protagonisti dei profili Facebook dei propri padroni, è vero. Ma quanti di essi possono permettersi di recitare D’Annunzio o discettare su Manzoni e Leopardi? O di commentare la notizia di cronaca o la piéce teatrale sulla pagina del proprio padrone? Ben pochi, anzi: Lebron – con i suoi occhi languidi e il faccione sempre proteso a una smorfia triste tipica dei boxer – è l’alter ego ideale per uno spirito libero, per un dissidente della cultura intruppata, per un nemico giurato di lecchini e parvenu, per un pessimista critico e criticante. Per Sabatino Ciocca, insomma. E così Lebron Ciocca comincia a disseminare sulla pagina Facebook del suo padrone pillole di saggezza e macigni di decadentismo canino.

Dalla pagina social a quella stampata
La frequentazione di attori, scrittori, poeti e intellettuali in casa Ciocca affina sempre di più il linguaggio e il pensiero di Lebron, fino a quando l’estate scorsa l’editore Marco Solfanelli chiede a Sabatino Ciocca (o forse è il contrario) di raccogliere queste conversazioni e farne un volume. L’idea piace molto all’editore e al fautore, ma non a Lebron. Il motivo? Lo spiega lui stesso nell’ultima pagina del libro.
Lebron, dormi?
– No, penso.
Ecco, appunto volevo dirti: perché questi tuoi pensieri non li metti per iscritto e ne fai un libro?
– E a chi interessa?
Se la metti così la maggior parte dei libri non dovrebbe essere stampata.
– E’ quello che ho sempre sostenuto. Il problema non è il lettore, ma chi scrive i libri. Le persone hanno troppo tempo libero a disposizione.
Che vuoi dire?
– Che se fossero impegnate tutto il giorno in altre incombenze non scriverebbero. Invece si danno tutti alla scrittura. Gli scrittori sono come i televisori: in ogni casa ce n’è almeno uno. Ad esempio nella nostra ci sei tu.
Potresti esserci anche tu, considerato che in ogni casa di televisori ce n’è più di uno, come or ora hai detto.
– Ma io amo la radio. Notte, Saba.
Notte, Lebron… Beh se ci ripensi io conosco un editore serio… E’ anche un amico carissimo… e generoso. Pubblica tutto… Lebron… Lebron… Dormi?…
I commenti e le conversazioni vengono alternate da corrosive vignette disegnate dallo stesso Sabatino Ciocca.

Presentazione a Francavilla al Mare
Il primo libro di Lebron Ciocca (I polli sognano le aie, edizioni Tabula Fati, 104 pagine, 10 euro) verrà presentato domenica 13 febbraio, alle ore 18.30, nel circolo “Il Salotto dei Sognatori” di via Nazionale Adriatica 66 a Francavilla al Mare (Chieti).
Ad affiancare Lebron e Sabatino Ciocca – oltre all’editore di Tabula Fati Marco Solfanelli – saranno Antonella De Collibus e Giancarlo Zappacosta. Interventi al violino di Pierfrancesco Fiordaliso. L’ingresso è riservato ai soci Endas. Info e prenotazioni al 329.425113. Obbligatorio l’uso della mascherina FFP2 e green pass rafforzato.