Convegno organizzato dalla FIDAPA Sezione Pescara
15 marzo 2019, presso l’hotel Carlton di Pescara, si è tenuta un’importante conferenza sullo strumento del Bilancio di Genere dal titolo: “Le politiche di genere per lo sviluppo del territorio”.
Il convegno organizzato dalla Sezione Pescara della FIDAPA BPW Italy, che fa parte alla Federazione Internazionale IFBPW (International Federation of Business and Professional Women), si è svolto all’interno della manifestazione annuale detta “Cerimonia delle Candele” dove le socie della sezione locale ricordano i principi ispiratori del movimento che vede la partecipazione in Italia di circa 11.000 Socie.
La Federazione, sia a livello nazionale sia nella sezione di Pescara, ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle Arti, delle Professioni e degli Affari, autonomamente o in collaborazione con altri Enti, Associazioni ed altri soggetti.
Proprio per questa collaborazione, ispiratrice dei principi dell’Associazione, e nell’intento di promuovere uno strumento legislativo, già dal 2009 utilizzato per la conoscenza della realtà del mondo lavorativo, la sezione FIDAPA Pescara ha voluto organizzare questo evento chiamando come relatrici le stesse docenti che per l’Università D’Annunzio hanno redatto il Bilancio di Genere.
Prima di dare inizio ai lavori la Presidente della FIDAPA sezione Pescara Gemma Andreini ha, voluto insieme a tutti i presenti augurare alla socia Nicoletta Verì, eletta alle ultime regionali, e nominata Assessore alla Sanità e alle Pari Opportunità, un proficuo lavoro per la salvaguardia della salute e per una vera parità di genere nella vita e nel lavoro.
Presente il comandante provinciale dei Carabinieri di Pescara, Marco Riscaldati, che ha sempre partecipato alla vita della FIDAPA non facendo mai mancare il suo importante apporto per portare avanti la risoluzione dei problemi di violenza e di tutela delle persone. Il Comandante Riscaldati ha salutato e ringraziato per l’invito ed ha augurato tuti i presenti un proficuo lavoro della giornata.
La Presidente, Gemma Andreini, dopo i saluti istituzionali, illustrando l’importante argomento del Convegno, e sottolineando quanto sia utile conoscere la realtà di un sistema lavorativo, dove sono tante e diverse le persone che operano, ha dato la parola alla Prof. Augusta Consorti, Pro Rettrice dell’Ateneo D’Annunzio, che ha parlato de: La rilevanza del bilancio di genere nel sistema universitario italiano.
“Abbiamo fortissimamente voluto questo Bilancio di Genere il primo della Regione Abruzzo e tra i primi 10 degli altri Atenei italiani. Sono molto orgogliosa di questo Bilancio di Genere, importante documento che ha lo scopo di migliorare culturalmente l’ambiente.
Il primo Bilancio di Genere dell’Università D’Annunzio evidenzia l’interesse della nostra comunità accademica a promuovere la parità di genere. L’obiettivo è quello di accrescere, anche attraverso uno strumento di rendicontazione, valutazione e comunicazione, la consapevolezza di quanto sia strategico per lo sviluppo del nostro Ateneo la diffusione di una cultura che agevoli una crescita democratica e sostenibile attraverso il rispetto e la valorizzazione di tutti, studenti, personale amministrativo e docenti, senza discriminazione alcuna. Obiettivi perseguiti anche attraverso politiche di allocazione delle risorse tese a favorire la conciliazione dei tempi tra lavoro, studio, famiglia; la promozione del benessere psicosociale; la rimozione di barriere che impediscano di accedere in modo paritario ai percorsi di apprendimento, ricerca e governo dell’Ateneo”.
Per l’importante organizzazione che lavora all’interno dell’Università, il CUG (Comitato unico di garanzia), istituito dalla L. n. 183/2010, attivo presso l’Università D’annunzio dal 2015 ha parlato la Prof. Oriana Trubiani con: Illustrazione dell’attività del CUG
La prof. Trubiani ha illustrato quale funzione specifica ha il CUG all’interno le sistema lavorativo universitario e quante manifestazioni a favore della parità di genere e contro tutte le discriminazioni ha promosso dal 2015, anno in cui è diventato operativo. Presidente del CUG dell’Università D’Annunzio è Francesca Cermignani. Una delle attività promosse è stata l’organizzazione di un seminario conoscitivo rivolto al personale per far comprendere il campo di azione del CUG.
Molte le attività svolte con la realtà territoriale e momenti importanti con l’organizzazione di convegni per parlare delle donne e dei loro diritti.
Importante anche l’adesione e l’approvazione de La Carta delle Donne, documento programmatico degli Stati Generali delle Donne, che ha come dichiarazione d’intenti la vera parità tra i generi.
Tra le molteplici attività anche la somministrazione a tutto il personale, ai docenti e agli studenti, di un questionario sul benessere lavorativo per valutare lo stato di tutta la struttura universitaria. Altro importante questionario è stato somministrato agli studenti per valutare quanto pesano ed influenzano le scelte genitoriali su quelle scolastiche dei ragazzi.
Tutto il lavoro svolto dal CUG è stato propedeutico per la stesura del Bilancio di Genere.
Con il tema: Illustrazione del Bilancio di Genere dell’Ateneo D’Annunzio, la prof. Adele Bianco ha detto:
“Il bilancio di Genere è un documento che: analizza se e quando nell’ambito di un’organizzazione le attività svolte adottino la prospettiva di genere; valuta l’impatto differenziato delle scelte intraprese su donne e uomini; rendiconta quante risorse economiche siano destinate alla promozione dell’uguaglianza tra i generi.
L’importanza di tale strumento è stata riconosciuta nella Quarta Conferenza delle Donne (Pechino 1995) e il d.lgs. n. 150/2009 richiede alle pubbliche amministrazioni di inserire i risultati del bilancio di genere nella relazione annuale che esse sono tenute a presentare ogni anno.
Un aspetto del Bilancio di Genere particolare è la conoscenza della composizione per genere delle persone che studiano nella università.
I dati che rilevano la presenza delle donne e degli uomini nelle posizioni apicali dell’Ateneo non fanno che riflettere la società italiana. I dati interni dell’Ateneo incrociati, con quelli del Ministero e di AlmaLaurea, hanno evidenziato la presenza femminile nelle varie discipline con una prevalenza delle materie scientifiche a favore degli studenti maschi. Dai dati rilevati le donne si impegnano anche ottenendo voti maggiori nel percorso scolastico universitario, ma hanno difficolà nell’inserimento lavorativo sia per la necessità di lavorare subito sia per il problema che sopportano nel dover accudire la famiglia”
Interessante la relazione della prof. Michela Cortini su: Illustrazione della Programmazione strategica dei PAP (piani di azioni positive) e considerazioni conclusive.
“Manca una cultura della parità, – ha detto la Cortini-, ci dobbiamo impegnare per raddoppiare queste azioni. È sempre importante conoscere il significato delle parole perché dietro ogni parola si nasconde un diverso. Infatti, parlare bene significa pensare bene e vivere bene. Il bilancio per sua natura è un equilibrio tra cose e persone e il Bilancio di Genere serve a farci capire quanto siamo lontani da questo equilibrio ed è pensato per dare l’avvio ad un vero bilancio mettendo in essere le azioni positive necessarie per ottenerlo
La parola bilancio richiama quello di natura fiscale dove le entrate sono le risorse di cui si dispone. Un Ateneo ha come risorse il tempo, l’energia, in chi investiamo e in che cosa, bisogna guardare alle nuove generazioni, al tempo di docenti e a chi si decide di dedicare le risorse formative e occupazionali.
Le Attività di Ateneo sulle politiche di genere si sono svolte con varie azioni: il progetto: Allenarsi per la Salute, per una ricerca scientifica sulla salute delle donne che hanno avuto un carcinoma mammario; il progetto correlato al miglioramento della salute e alla qualità della vita delle donne con patologia oncologica della mammella e il progetto Passeggiando con il diabete che si è proposto lo studio degli aspetti morfo-funzionali e bio-morfologici sull’apparato cardiovascolare nonché endocrinologici e metabolici del nord Walking.
I PAP (piani di azioni positive) sono un sistema che serve per organizzazione e pianificare azioni strategiche a forte responsabilità e ogni volta che si delinea un’azione si fa una scommessa con il territorio.
In chiave psicologica il PAP ha un valore motivazionale su che cosa dobbiamo e lavorare identificando gli strumenti e i mezzi da mettere in campo.
Il PAP rappresenta l’anima del CUG ed un compito particolare contro le discriminazioni e il benessere lavorativo e gli obiettivi sono: far crescere la cultura delle pari opportunità; linguaggio zero; la possibilità di nuove tecnologie, che possano permettere ad alcune donne di lavorare anche da casa; promuovere il benessere lavorativo; promuovere il benessere psico sociale degli studenti; favorire la conciliazione lavoro studio e la genitorialità; redigere e divulgare linee guida; uso del genere linguaggio perché la terminologia è importante.
Principale impegno è sempre e comunque quello di favorire un cambiamento culturale tra le diverse istituzioni per lavorare in maniera sinergica”.
Con la relazione della prof. Cortini il convegno si è concluso e si è dato inizio alla cerimonia delle Candele sempre molto suggestiva, dove alcune socie sono chiamate ad accendere una candela di vario colore per ricordare le altre associazioni presenti nel mondo dove operano donne a volte con grandi difficoltà in ambienti ostili a qualunque possibilità di lavoro e riscatto morale.