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Il Santo Padre alla Perdonanza Celestiniana, nella 728esima edizione

Giornata storica nel capoluogo abruzzese

Il Santo Padre è giunto all’Aquila e in Piazza Duomo è stato accolto da Arcivescovo, cardinale Giuseppe Petrocchi, Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi,Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, Prefetto dell’Aquila, Cinzia Teresa Torraco.

Accompagnato dal Cardinale Petrocchi, Papa Francesco è entrato in Duomo per una visita privata.

Sul sagrato del Duomo ha rivolto un saluto ai familiari delle Vittime, alle autorità e ai cittadini presenti.

Così il Pontefice ha parlato ai familiari delle vittime: “Uno di voi mi ha scritto di aver perso i suoi due figli adolescenti nel terremoto del 2009. I vostri cari sono passati dal tempo all’eternità. La morte può spezzare l’amore. La vita non è tolta, è trasformata. I problemi, il dolore, la sofferenze si superano con la vicinanza, affetto, amicizia. Aiutarci come fratelli. Non si risolvono i problemi con le parole, mi congratulo per come avete realizzato la cappella della memoria (la chiesa delle anime Sante restaurata con il contributo della Francia) dedicata alle vittime- ha aggiunto- Avete dimostrato un carattere resiliente. La rinascita personale e collettiva dopo la tragedia è di tutti insieme. Non a piccolo gruppetti, ma insieme. Concordia armoniosa perché stiamo lavorando per i figli, i nipoti, per il futuro”.

Sul Piazzale antistante la basilica di Collemaggio, Papa Francesco officiato la Santa messa.  “Celestino V non è stato l’uomo del no, è stato l’uomo del sì-ha detto il Santo Padre nell’omelia- gli umili appaiono deboli, ma sono i veri vincitori. Gli umili appaiono agli occhi degli uomini deboli e perdenti, ma in realtà sono i veri vincitori, perché sono gli unici che confidano completamente nel Signore e conoscono la sua volontà”.


Prima della messa, in Piazza Duomo, Bergoglio ha concluso il suo discorso dicendo “Jemo ‘nnanzi”, ossia “andiamo avanti”, Frase diventata il motore gli aquilani dopo il terremoto.

Il pontefice e poi eseguito il rito dell’apertura della Porta Santa, consentendo ai fedeli di lucrare l’indulgenza voluta dal Papa Santo Celestino V nel 1294, il papa “del gran rifiuto. E’ possibile chiederla fino a domani alle 18.