Mercoledì 31 luglio serata in ricordo di Primo Levi a cento anni dalla sua nascita, presso il Piccolo Teatro Orazio Costa di Pescara
In occasione del centesimo anniversario della nascita dello scrittore Primo Levi nato a Torino il 31 luglio 1919, il Piccolo Teatro Orazio Costa organizza una serata in suo onore mercoledì sera alle ore 21.15 nel nuovo spazio di viale D’Annunzio 29 a Pescara. La celebrazione avrà inizio con un intervento a cura di Stefano Redaelli, docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Varsavia che presenterà la figura dell’autore, con particolare riferimento al meticciamento dei saperi. Dopo avrà luogo il reading dal titolo Carbonio, tratto dall’opera Il sistema periodico a cura dell’attore e regista Domenico Galasso con l’accompagnamento musicale della chitarrista Rossella Rezzolla. Ultimo in ordine di sistemazione, il racconto Carbonio racconta il ciclo organico di questo elemento presente in natura in diversi composti ed è a lui che dobbiamo la vita ed anche la nostra gratitudine. Senza il carbonio non ci sarebbe stato il fuoco; senza il carbonio con ci sarebbe stata la macchina a vapore e non ci sarebbe stata una matita. Spiega Domenico Galasso: “Credo sia fondamentale rileggere oggi Primo Levi e riflettere sulla sua parabola umana e letteraria, doveroso ricordarlo soprattutto alle nuove generazioni che rischiano di perdere la memoria dell’Olocausto e di chi lo ha vissuto e raccontato con tanta intensità e qualità letteraria”. Si consiglia la prenotazione.


NOTE DI REGIA
C’è in Carbonio una speciale
tensione mimesica ovvero relativa alle specificità del metodo di
insegnamento teatrale del Maestro Orazio Costa che caratterizza la
struttura della narrazione: è proprio il suo particolare procedere
che rende avvincente la storia di un atomo di carbonio, appunto, e
genera in ognuno una inattesa immedesimazione.
Ciò è la
conferma che l’istinto mimico, che è a fondamento del metodo
elaborato dal mio maestro Orazio Costa e che proponiamo nei nostri
laboratori di recitazione, è alla base della nostra possibilità di
comunicare – cioè di mettere in comune l’esperienza. È il
meticciamento dei saperi che a noi sta particolarmente a cuore e
questo materiale ce ne offre l’occasione, dando spunto a molteplici
e attualissime riflessioni.
La serata è arricchita, per rimanere
nel tema delle intersezioni, dal contributo musicale della
chitarrista Rossella Rezzolla con due brani di due autori del ‘900:
una Serranilla di Moreno Torroba, dal titolo Turegano, in cui si
rappresenta l’incontro tra il mondo di una pastorella e quello di
un cavaliere (mondi lontani e diversi che, tuttavia, inevitabilmente
si attraggono), e il brano English Suite di John Duarte, compositore
che condivide con Levi una formazione scientifica.
Il professore Stefano Redaelli,
laureato in Fisica e docente di Letteratura italiana all’Università
di Varsavia, ha in serbo per il pubblico un accattivante e per nulla
accademico intervento, in apertura di serata, a cui farà seguito il
reading vero e proprio. Il materiale del racconto procede con una
densità che osiamo dire poetica, trattando una materia per sua
natura apparentemente solo scientifica. La separazione dei saperi qui
perde consistenza e via via che si procede scorgiamo in tutta
evidenza un territorio terzo, luogo di passaggio che è il nostro, di
tutti, necessario attraversamento, per accedere ad una nuova
consapevolezza del nostro essere in relazione con ciò che ci
circonda.