I frequentatori delle palestre secondo i dati istat superano abbondantemente i dieci milioni di persone. La maggior parte degli utenti non è composta da atleti professionisti ma da persone interessate principalmente al proprio benessere ma, mentre gli atleti sono supportati e seguiti sia a livello tecnico che medico, tutti gli altri utenti invece eseguono gli allenamenti vengono spesso senza una guida precisa e, anche in presenza di motivazione ed impegno, vengono trascurati in quanto ignorati o sottovalutati aspetti fondamentali che invece dovrebbero far parte integrante di qualsiasi programma di allenamento come ad esempio un buon riscaldamento, esercizi di allungamento muscolare e di mobilità articolare, esercizi di scarico e defaticamento alla fine degli allenamenti.
Inoltre, frequentemente c’è la tendenza soprattutto negli uomini ad esagerare nei carichi di lavoro o a recuperare in maniera insufficiente favorendo la possibilità di incorrere in infortuni di vario genere per la maggior parte problemi di mal di schiena, problemi all’articolazione scapolo-omerale o tendinopatie. Prendiamo in esame queste ultime con particolare attenzione alla pubalgia e alla tendinopatia degli ischio-crurali che risultano facilmente confondibili con altre problematiche. I tendini possono essere considerati come la parte terminale dei muscoli responsabile della trasmissione del movimento ai segmenti ossei: è sul tendine che va a scaricarsi la forza esercitata dal muscolo e per questo motivo sono strutture particolarmente esposte alle patologie da sovraccarico. Quasi sempre è nel punto di inserzione tra il tendine è il tessuto osseo che si sviluppano dei processi infiammatori dando appunto origine alle patologie inserzionali.
Le principali tendinopatie da sovraccarico sono la pubalgia, che può manifestarsi attraverso un insieme di sintomi localizzati al livello del pube e a seconda della gravità il dolore può irradiarsi verso i muscoli adduttori, gli addominali e le arcate crurali; le cause più accreditate sono rappresentate da uno scarso equilibrio tra i muscoli che si inseriscono nel pube, una minor forza degli adduttori rispetto ai muscoli della coscia e del bacino, ma anche un dimorfismo degli arti inferiori. La sintomatologia è caratterizzata da dolori addominali nella regione inguino-crurale e si manifesta generalmente al termine dell’allenamento, inizialmente in maniera saltuaria per poi diventare stabile. Nella maggior parte dei casi si risolve nell’arco di qualche settimana di riposo, a livello di prevenzione invece bisogna ricordare l’importanza di un opportuno riscaldamento prima di ogni seduta di allenamento. La tendinopatia rotulea è una patologia del tendine rotuleo abbastanza frequente, la sintomatologia consiste essenzialmente in un dolore localizzato a livello della parte inferiore della rotula o all’inserzione tibiale del tendine a volte anche contemporaneamente, il dolore è inizialmente progressivo e si riduce con il riscaldamento, ma con il procedere della patologia il dolore sarà presente anche durante le normali attività quotidiane determinando per questo motivo un significativo disagio.
Il tendine d’Achille risulta essere il più spesso del corpo umano si origina dai muscoli gemelli e soleo e si inserisce a livello della faccia posteriore del calcagno, l’infiammazione di questo tendine definita tendinopatia achillea è molto frequente ed è essenzialmente conseguenza di un sovraccarico funzionale, che si origina soprattutto dopo eccessivi periodi di inattività o per forti sollecitazioni senza un adeguato riscaldamento; anche l’ambiente dove ci si allena è importante, un suolo eccessivamente duro può favorire o amplificare il problema, così come calzature non idonee. È molto importante perciò non trascurare minimamente eventuali sensazioni di rigidità in questa zona, segnalandole rivolgendosi ad uno specialista, in quanto spesso il dolore associato non risulta proporzionale alla gravità e con il tempo le conseguenze possono risultare molto spiacevoli.
La tendinopatia degli ischio-crurali merita un attenzione particolare in quanto i sintomi sono assimilabili ad un’altra patologia che si manifesta frequentemente: la lombo sciatalgia. Gli ischio crurali sono tre muscoli localizzati nella regione posteriore della coscia: il semimembranoso, il semitendinoso e il bicipite femorale. Questi tre muscoli condividono origine e innervazione, rispettivamente la tuberosità ischiatica e il nervo tibiale. Le patologie che possono colpire questo gruppo muscolare si dividono in due: quelle prossimali e quelle distali; nel primo caso la sintomatologia si caratterizza con un dolore che si origina dal gluteo e scende fino al polpaccio, il fastidio si accentua durante l’allungamento dei muscoli interessati, questa patologia deve essere differenziata dalla sciatalgia poiché anche se il dolore è simile le cause sono differenti, per cui sia la prevenzione che le eventuali cure sono diverse. Concludendo farsi seguire da personale realmente preparato è fondamentale non solo per ottenere i risultati desiderati, ma anche per prevenire eventuali effetti collaterali derivanti da un attività fisica non ben calibrata o che non tiene conto delle caratteristiche e delle esigenze proprie di ogni individuo.