Alberto Mazzocco nuovo presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese

Nel cinquantenario dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese

Nel cinquantenario dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, e a ridosso di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, è stato nominato presidente l’architetto Alberto Mazzocco.

I soci dell’ISA hanno eletto Alberto Mazzocco nuovo presidente per il quinquennio 2025-2030 durante l’assemblea svolta al Ridotto del Teatro Comunale. Gli elettori hanno scelto Mazzocco, architetto ed ex assessore, già consigliere ISA, preferendolo a Bruno Carioti, compositore e direttore d’orchestra uscente dal 2020.

Una visione per il futuro: rigenerare, connettere, ispirare

Nel suo discorso d’insediamento, Mazzocco ha presentato il suo piano programmatico intitolato: “La metamorfosi necessaria: rigenerare, connettere, ispirare”. Si tratta di una proposta chiara, fondata su tre direttrici fondamentali.

Il presidente intende rigenerare luoghi fisici e sociali tramite la musica, in particolare le aree colpite dal sisma, trasformandole in casse di risonanza culturale. Intende anche connettere realtà culturali, discipline e istituzioni, affinché l’ISA diventi un nodo creativo vivo nell’intero Abruzzo. Infine, vuole ispirare educando all’ascolto profondo, stimolando la crescita dell’immaginazione sonora collettiva.

Una nuova sinfonica young per il pubblico del domani

Tra le priorità di Mazzocco vi è anche la creazione di una Sinfonica Abruzzese Young e il coinvolgimento attivo degli studenti delle scuole, per formare un nuovo pubblico.

Inoltre, Mazzocco punta a rafforzare i legami con enti come I Solisti Aquilani, la Società Barattelli e il Conservatorio Casella. Come ha ricordato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, si tratta di una figura di alto profilo, che saprà guidare l’ISA con rigore e visione.

Musica e filosofia: uno spazio da abitare collettivamente

Mazzocco ha citato Platone e John Cage per evidenziare quanto la musica possa trasformare la società e generare consapevolezza culturale profonda e condivisa.

Il presidente ha descritto lo spazio come “cosa-per-l’uomo”, ribadendo che ogni sala deve diventare luogo di incontro, espressione, riflessione e progettazione collettiva.

L’Istituzione Sinfonica Abruzzese tornerà al centro della scena culturale, rigenerando teatri e spazi simbolici grazie a una visione che unisce pensiero, arte e partecipazione.

La Redazione de La Dolce Vita
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