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Il giorno della memoria, significato e momenti commemorativi

Sono trascorsi 77 anni da quel  27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche  della 60ª Armata del “1º Fronte ucraino”  giunsero  per prime presso la città polacca di Osweicim, scoprendo il vicino campo  di concentramento di Auschwitz, dove i superstiti erano malati e moribondi perché i prigionieri sani erano stati portati via dai nazisti qualche giorno prima durante la ritirata, costringendo i sopravvissuti ad una “marcia della morte” durante la quale molti di essi persero la vita.

Il lager tedesco rivelo’ al mondo gli orrori della persecuzione degli ebrei, gli spazi insani, gli strumenti di tortura e di annientamento. Tanti testimoni del genocidio iniziarono a raccontare la tragedia vissuta, la perdita delle  persone care uccise nelle camere a gas o consumate da anni di stenti e lavoro disumano.

Vittime della persecuzione furono uomini, donne, bambini, quasi  tutti ebrei, oltre a polacchi, Rom, Sinti, prigionieri di guerra sovietici, testimoni di Geova e altri nemici della Germania di Hitler.

Nonostante fossero più  di 42.000 i campi di concentramento aperti tra il 1933 e il 1945 dai tedeschi nazisti ed i loro  alleati, è stato stabilito di scegliere la data della scoperta e della liberazione del lager  di Auschwitz (dove sono morte almeno 1 milione di persone) come giorno in cui ricordare la Shoah ed suoi sei  milioni di vittime. Lo ha deciso la risoluzione 60/7 del 1º novembre 2005.

Nel mondo ed in tutta  Italia il 27 gennaio  viene celebrato   con manifestazioni e testimonianze. 

Un evento commemorativo, dal titolo “Ricordo,storia, futuro”,  è stato organizzato per questa mattina  dalla Regione Abruzzo presso  l’Auditorium del Parco a L’Aquila Alla presenza del governatore Marco Marsilio. Anche negli altri tre capoluoghi ed in molte altre località abruzzesi viene ricordato l’olocausto con il coinvolgimento delle scuole.

Pescara, il consiglio comunale  riunito in seduta solenne, conferirà la cittadinanza onoraria a Lisa Billig, giornalista vaticanista austriaca di origine ebraica, redattrice del quotidiano  La Stampa, che ha raccolto molte testimonianze sulla Shoah,direttamente dai sopravvissuti alla deportazione.“Dialogando sulla Memoria” e’ il tema della relazione che  la cronista terra’ in diretta webinar.

<Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo  così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare  che ciascuno di noi ha una coscienza  la può usare>.

Liliana Segre