Via il suffisso “Nuova” davanti al nome dell’ente che nascerà il 1° gennaio 2027 dalla fusione dei Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore: si chiamerà Pescara. Punto. Lo prevede il progetto di legge approvato in consiglio regionale ieri con i voti della maggioranza e di Sara Marcozzi (Insieme per il Futuro).
Grande la soddisfazione del promotore del progetto di legge
Il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, pescarese doc: «Da oggi», ha dichiarato il presidente «abbiamo una nuova legge che ci condurrà in tempi certi alla fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore con la costituzione di una nuova città che si chiamerà Pescara, di 200 mila abitanti (il doppio di Ancona, ndr) che rappresenta il sogno finalmente realizzato di un centro competitivo nel centro Italia affacciato sull’Adriatico. Un risultato raggiunto grazie alla buona volontà dei tre sindaci, insieme ai quali abbiamo fissato passaggi, verifiche, scadenze e penalità. Disponiamo anche dei finanziamenti necessari grazie alle attività pregresse dei nostri parlamentari, come gli onorevoli D’Alfonso, Pagano e il senatore Bagnai. Tutti hanno compreso che è preferibile vivere da protagonisti questo sogno piuttosto che aspettare il commissariamento da parte della Regione».
Altrettanto soddisfatto dell’esito della votazione il sindaco di Pescara
Carlo Masci, che ha affidato il suo entusiasmo alla pagina Facebook: «Ringrazio i presidenti Marsilio e Sospiri e i consiglieri regionali che hanno accolto la mia richiesta di confermare il nome scelto nel 1927 per la nostra città, nel rispetto della storia segnata da Gabriele d’Annunzio e da Giacomo Acerbo. Nella nuova PESCARA ciascuna realtà territoriale avrà il giusto riconoscimento della propria identità e tutti i cittadini si sentiranno parte di una grande comunità. La nuova legge, a prescindere dallo spostamento della data di fusione al 2027, se almeno due Comuni voteranno in tal senso, ha colmato le gravi lacune della precedente, stabilendo una precisa road map per cogliere l’obiettivo, che ora non potrà in alcun modo essere disatteso».
Da Montesilvano la soddisfazione appare più moderata
«Da parte mia ho sempre auspicato che la fusione venisse rinviata, per permettere a tutti i Comuni di scendere in campo come una sola squadra, ma soprattutto preparati», dice il sindaco-allenatore di Montesilvano Ottavio De Martinis. «L’importante, per cogliere i primi obiettivi fissati a settembre dalla legge, è avere i finanziamenti, perché ad oggi non è arrivato un centesimo. Finanziamenti che ci daranno la possibilità di lavorare anche con qualche professionista esterno, perché gli uffici comunali sono oberati di lavoro».
Anche il sindaco di Spoltore, Chiara Trulli, definisce «ottimo» il risultato raggiunto
Con lo slittamento di quattro anni della fusione. «È un ottimo risultato», spiega il sindaco Trulli, che non vive come un problema la cancellazione del nome di Spoltore dall’elenco dei Comuni d’Italia. «Non vedo come un problema la questione del nome che resterà Pescara, in fondo tutti noi amiamo e siamo legati al capoluogo: parafrasando il Vate, siamo Pescaresi da sempre non meno che Spoltoresi. Quello che andrà tutelato è il senso d’identità, a cominciare da una gestione del territorio che dovrà tenere conto delle differenze tra le comunità d’origine. Anche se il nome resterà Pescara, la nuova Città va costruita con una sostanza politica diversa da quella che stiamo sperimentando oggi».
Dura la reazione dell’avvocato Carlo Costantini
Promotore del Referendum che nel 2014 portò gli abitanti dei tre Comuni a votare per la loro unione: «L’accordo tra tre anni non avrà più alcun senso», afferma Costantini. «Anzi, è concreto il rischio che questi tre anni siano il presupposto per ulteriori rinvii o addirittura per il sabotaggio definitivo». Anche Marco Camplone, presidente dell’Associazione Nuova Pescara, dopo aver diffidato i presidenti, la giunta e i consiglieri regionali a non approvare la legge che rinvia ancora la nascita del nuovo ente, ha minacciato denunce alla magistratura contabile e azioni risarcitorie.
Marzia Falcone
Luigi Di Fonzo