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La storia della ridente strada parco di Pescara

Tra il gennaio e l’aprile 1942 Benito Mussolini convocò a Palazzo Venezia i novantasei federali d’Italia, per interrogarli sulla difficile situazione politica, economica, alimentare delle province italiane, provate da due anni di economia di guerra.

Il 26 gennaio 1942 anche il federale di Pescara, Nicola Volpe, tenne il suo rapporto. Nonostante l’ottimismo di facciata, il gerarca segnalò alcuni problemi, tra i quali la La linea ferroviaria litoranea era giunta nel 1863 a Castellammare, comune costituito da poche case concentrate prevalentemente in collina.

Nei dintorni della stazione ferroviaria si sviluppò rapidamente un nuovo nucleo abitativo destinato a divenire il centro vitale della città. L’unificazione con Pescara e la creazione, nel 1927, della relativa provincia, determinarono i presupposti per una nuova realtà urbana nella quale la posizione della ferrovia era destinata ad essere di ostacolo al traffico e alle comunicazioni. Il problema doveva essere divenuto rilevante già nel 1942, se Volpe lo pose all’attenzione del Capo del Governo, ma la soluzione si ebbe solo quarantasei anni dopo, nel 1988, con l’inaugurazione della nuova stazione ferroviaria.

L’ex tracciato ferroviario è divenuto, nelle more di un progetto sbagliato, un bene comune di apprezzata valenza ecologica e sociale. Una scelta peraltro storicamente e tecnicamente datata. Pescara è stata infatti la prima città italiana, nel lontano 1903, ad essere dotata di un impianto filoviario.

Nel mese di marzo 2016 un avvenimento ha allietato la vita degli abitanti del quartiere n. 5 di Pescara: il ritorno del mercato rionale nella sede della Strada Parco. Dopo tre anni di penosa delocalizzazione, dovuta alla attesa di una filovia sempre sul punto di partire, uno dei mercati più frequentati è tornato nella sua collocazione ottimale, con beneficio per i cittadini, gli operatori e i produttori.

E’ questo il modello vincente da considerare nell’utilizzo della “Greenway” ricca di vegetazione rappresentata dalla Strada Parco. Un luogo sicuro, idoneo alla “circolazione dolce”, secondo i criteri stabiliti nel 1998 dall’architetto Tom Turner, versatile e attrattivo per varie forme di aggregazione e socializzazione, destinato alle famiglie, agli sportivi, ai diversamente abili, dove far fiorire iniziative commerciali, culturali, turistiche e sportive.

Anna Chiara De Nardis