Il 1861 non è solo l’anno dell’Unità d’Italia ma anche l’inizio di un evento storico che coinvolgerà la città di Pescara direttamente. In quel periodo gli inglesi avevano bisogno di collegare la madre patria con le colonie asiatiche per trasportare verso le indie passeggeri (amministratori dello stato, alti ufficiali, diplomatici, commercianti, inviati speciali dei giornali o comunque persone che avevano rapporti con le colonie) e merci preziose, spezie, posta diplomatica e valuta di ritorno verso l’Inghilterra. In quel tempo l’unica possibilità (non era ancora stato scavato il canale di Suez) era circumnavigare l’Africa con un viaggio lungo e pieno di insidie. L’ex ufficiale della Royal Navy Thomas Waghorn dimostro’ la possibilità di un notevole risparmio di tempo per raggiungere, da Londra, i Dominions indiani passando attraverso l’Egitto anziche’ attraverso il periplo navale dell’Africa; il viaggio che prima durava oltre 100 giorni veniva ridotto di quasi la meta’ del tempo.
L’idea era quella di un treno che arrivasse il più a sud possibile per poi imbarcare tutto su una nave ed arrivare a Bombay. A dire il vero la proposta di unire Londra, via Parigi, Lione, Torino e poi Brindisi con Bombay è da ascrivere ad una idea del Cavour come sostiene lo storico Danilo De Masi in un suo libro ma… come al solito gli inglesi la fecero propria (nulla di nuovo sotto il sole!!!). Nel 1869 viene aperto il canale di Suez e due anni dopo il tunnel del Frejus fra Modane (in Francia) e Torino; ora bisognava costruire una strada ferrata che arrivasse fino a Brindisi scelto come porto di partenza delle navi dirette verso l’India. Dopo l’unita d’Italia Pescara e Castellamare erano due borghi, attorniati solo da vigne e prati; la costruzione della stazione diede il via alla nuova comunità; nel 1887 nacque via Nicola Fabrizi e in meno di vent’anni tutto l’isolato prese vita. Il merito di tale sviluppo è di uno sconosciuto topografo ingegnere inglese che con l’apertura del canale di Suez individuò in Pescara un punto strategico sulla linea ferroviaria Adriatica tra Bologna e Brindisi; (il fiume Pescara fu determinante perché assicurava rifornimenti d’acqua).
La presenza nel territorio di una sorgente di acqua potabile, di proprietà della famiglia Comi, ritenuta una delle migliori della linea Adriatica per le sue caratteristiche specifiche per l’uso sulle locomotive (bassa percentuale di sali di calcio e di magnesio) indusse la Società ferroviaria ad acquistare la sorgente e a costruire il rifornitore d’acqua (ancora esistente). Di fronte alla stazione di Portanuova fu costruito il Grand Hotel per ospitare i facoltosi passeggeri del treno chiamato “La Valigia delle Indie” che partendo da Londra (Gran Bretagna) per arrivare a Bombay (India) sostava a Pescara. Il famoso treno postale e viaggiatori nasceva alla stazione londinese di Victoria Station come “India Mail” e raggiungeva Brindisi in 42h e 30 min.
Il convoglio arrivava a Pescara nella giornata di sabato, i passeggeri scendevano alla stazione di Porta Nuova ed alloggiavano al Grand Hotel per poi ripartire per Brindisi, dove alle ore 14 di ogni domenica, salpava il piroscafo postale inglese diretto a Porto Said e attraverso il Canale di Suez navigava nell’Oceano Indiano fino a raggiungere Bombay in circa 17 giorni. L’arrivo del convoglio era per gli abitanti di Pescara un’attrazione unica; nei pressi della stazione ferroviaria si ammassava sempre un folto numero di curiosi, spesso mandati dai ricchi proprietari della zona che personalmente non “osavano” ma che volevano essere informati degli abbigliamenti alla moda dei passeggeri per poter “copiare” qualche stravaganza del momento. Avere in un sol colpo, londinesi, parigini e torinesi, che mettevano in bella mostra i loro capi, era un occasione da non perdere per essere aggiornati sulle tendenze della moda.
Molti altri erano venditori, spesso occasionali, che comunque non volevano perdere la possibilità di proporre la propria mercanzia. Il servizio d’ordine era sempre molto attento anche perchè nella zona “bazzicavano” ladruncoli in cerca di “fortuna”. Il servizio “Valigia Delle Indie”, realizzava per la prima volta un collegamento continuo tra Occidente e Oriente. Al convoglio inglese, sul suolo italiano, veniva agganciato un ufficio postale viaggiante delle Regie Poste Italiane per il servizio interno e internazionale. Il materiale ferroviario era inglese così come gli eleganti arredi con ricercati tendaggi e lussuose poltroncine, preziosi tappeti per una clientela esclusiva e privilegiata. Il servizio fu soppresso nel 1914 con l’inizio della prima guerra mondiale e a Pescara …si è persa la memoria storica di quel periodo…un vero peccato!