Tanti i consensi da visitatori della nostra regione per il writer inglese che ha conquistato il mondo, le cui opere sono in mostra a Roma
Sono in tantissimi coloro che dall’Abruzzo si stanno recando a Roma per vedere la mostra al Chiostro del Bramante “Bansky: a visual protest”.
L’esposizione sarà visionabile fino all’11 aprile 2021 dalle 10 alle 20.30. Oltre 100 opere, in un percorso espositivo rigoroso, raccontano il mondo di Banksy.
All’interno dell’architettura cinquecentesca del Chiostro del Bramante, a Roma, trova spazio l’artista “sconosciuto” che ha conquistato il mondo grazie a opere intrise di ironia, denuncia, politica, intelligenza, protesta.
Da Love is in the Air a Girl with Balloon; da Queen Vic a Napalm, da Toxic Mary a HMV, dalle stampe per Barely Legal, una delle più note mostre realizzate, ai progetti discografici per le copertine di vinili e CD, dalla sua prima opera The Mild MildWest alla collaborazione con gli amici di sempre: la pop band musicale inglese “Blur”.
Di elevatissimo pregio anche i lavori sulla famiglia reale inglese ed, in mostra, grazie allo stencil: stampe su carta o tela, insieme a una selezione di opere uniche realizzate con tecniche diverse dall’olio o dall’acrilico su tela allo spray su tela, dallo stencil su metallo o su cemento ad alcune sculture di resina polimerica dipinta o di bronzo verniciato.
Presumibilmente nato a Bristol all’inizio degli anni Settanta, Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art ed è stato inserito nel 2019 da ArtReview al quattordicesimo posto nella classifica delle cento personalità più influenti nel mondo dell’arte. Ma nessuno, a parte i suoi amici e i suoi collaboratori più stretti, conosce la sua identità. Quello che sappiamo è che si è formato nella scena underground di Bristol, dove ha collaborato con diversi artisti e musicisti e che la sua produzione artistica è iniziata a fine anni Novanta. Da questo momento in poi, ha iniziato a invadere numerose città, da Bristol a Londra, a New York, a Gerusalemme fino a Venezia con graffiti e varie performance e incursioni.
Quella di Banksy è una comunicazione diretta, nel rifiuto del sistema e delle regole, l’artista si rivolge al suo pubblico senza filtri, le sue opere sono testi visivi capaci di informare e di far riflettere.
L’attrice e conduttrice Angela Rafanelli è la voce narrante della promenade al museo: un’audioguida prende per mano i visitatori, li aiuta a scoprire il talento dello street artist britannico e i più curiosi potranno scaricare direttamente sul proprio smartphoneun’”app”
Bansky nell’utilizzo del suo linguaggio artistico è diretto, pungente, ma allo stesso tempo accattivante e capace di stregare con poco. Mostra davvero consigliata.