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“LIBERI E UGUALI”

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Un vero e proprio scandalo: un presidente del Senato che dovrebbe essere super partes come da dettato costituzionale espone l’effigie del suo neo partito proprio in Senato a testimonianza di quanto questi signori considerano le aule dello Stato casa propria. Mai visto una debacle così imponente dell’uguaglianza dei diritti dei cittadini. Si aggiungano le esternazioni della presidente della Camera Laura Boldrini in merito al continuo appoggio a tutte le proposte governative umiliando a spron battuto tutte le opposizioni. Questa forma avanzata di democrazia ci fa rimpiangere quella vecchia quando Nilde Iotti presidente della Camera, col suo trascorso comunista e lo stretto legame con Palmiro Togliatti che preferì naturalizzarsi sovietico, mentiva un comportamento molto più neutrale e francamente più democratico o della Pivetti che comunque era rimasta coesa alla sua provenienza leghista pagando per le sue scelte. Ma si sa in questo paese i centri studi culturali della Resistenza si contano a decine, abbiamo ancora l’ANPI che mette becco su tutte le scelte locali e nazionali, e fa più specie una bandiera prussiana nella stanza privata di un carabiniere che il pugno di “Lotta Continua” nell’ufficio di un commissariato pisano che sarebbe stato esposto come “trofeo di guerra”, esecranda giustificazione per il gruppo di Adriano Sofri, mandante dell’assassinio del commissario Calabresi, esecutore di campagne mediatiche violente compresa quella dello sberleffo per i 46 parà morti per l’incidente aereo dell’Hercules inglese col titolo “Quarantasei fascisti in meno”, al pari dei sodali odierni con l’auspico di “dieci, cento, mille Nasiriya” ove perirono 25 militari italiani. L’Italia di oggi è solo il frutto della “buona scuola” in via di distruzione da circa mezzo secolo. “A proposito di politica, ci sarebbe qualcosa da mangiare?” diceva il grande Totò.