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L’Adattamento dell’Editoria all’Intelligenza Artificiale: Tra Cautela e Innovazione

Microsoft e TikTok Rivoluzionano l’Editoria con l’Intelligenza Artificiale

Negli ultimi mesi, Microsoft e TikTok hanno lanciato nuovi marchi editoriali, 8080 Books e 8th Note Press, puntando a innovare nel settore grazie all’intelligenza artificiale. Microsoft ha creato 8080 Books per accelerare il processo di pubblicazione, riducendo il tempo tra la scrittura e la vendita del libro. Dall’altro lato, TikTok, attraverso 8th Note Press, pubblica romanzi di successo tra i giovani adulti, con particolare attenzione ai titoli popolari su BookTok. Entrambe le aziende, legate a tecnologie AI, puntano a una nuova era dell’editoria.

Il Controverso Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’Editoria

Le intelligenze artificiali generative, come quelle sviluppate da OpenAI, sono al centro di polemiche. Gli autori e gli editori accusano le aziende di utilizzare contenuti protetti da copyright senza permesso. Molti testi scritti da professionisti sono stati usati per allenare i modelli linguistici, sollevando dubbi legali sulla legittimità dell’uso di questi contenuti. Mentre alcuni cercano soluzioni per far fronte a questa sfida, la crescita delle AI dipende dalla disponibilità di nuovi materiali originali.

Microsoft, TikTok e Intelligenza Artificiale: Il Futuro delle Opere Letterarie e l’Autopubblicazione

Startup come Created by Humans cercano di creare un mercato per autori che vogliono vendere i diritti delle loro opere alle aziende che sviluppano AI. L’idea è quella di mettere a disposizione i propri testi per l’allenamento delle AI, o anche per creare opere derivate. La startup Spines, con un investimento di 16 milioni di dollari, mira a pubblicare 8.000 libri l’anno utilizzando AI. Questo modello di self-publishing sta portando alla creazione di libri a pagamento, con nuove modalità di distribuzione e royalties.

Le Sfide e le Preoccupazioni degli Editori Tradizionali

Le principali case editrici italiane, pur resistendo all’adozione massiva dell’AI, stanno offrendo corsi di aggiornamento. L’utilizzo di AI per redigere testi tecnici e traduzioni sta già prendendo piede. Tuttavia, esperti come Mattia de Bernardis dell’editore UTET sollevano preoccupazioni sulla qualità dei testi generati. Sebbene le AI possano produrre testi corretti e scorrevoli, risultano spesso troppo generici e privi di originalità. Le cosiddette “allucinazioni” degli AI, che generano risposte errate pur mantenendo uno stile fluido, rappresentano un ulteriore problema per l’industria.

Traduzione Letteraria e AI: Un Futuro Lontano

Per quanto riguarda la traduzione letteraria, i professionisti del settore ritengono che, per ora, le AI non rappresentano una minaccia. La qualità delle traduzioni AI non è ancora sufficiente per competere con quelle professionali, soprattutto per le opere letterarie. Inoltre, gli editori italiani non possono utilizzare AI come ChatGPT per le traduzioni ufficiali, mantenendo il controllo sulla qualità e sull’autenticità del lavoro tradotto.