Ancora un riconoscimento per l’ottimo lavoro svolto dal Teatro Stabile d’Abruzzo: il 19 giugno andrà in onda su RAI STORIA, canale 54 del digitale terrestre, e sul canale 805 di Sky, ”Operazione Quercia-Mussolini a Campo Imperatore”” una produzione del TSA, scritta e diretta da Pier Francesco Pingitore, con un vero cast d’eccezione: Luca Biagini (volto noto delle fiction di Canale 5 e voce italiana di Dottor House), che veste i panni del Duce, Mauro Mandolini (attore di cinema e teatro e regista del duo comico Lillo e Greg), Marco Simeoli (spalla di Gigi Proietti), l’abruzzese Federico Perrotta (attore comico della scuderia di Pino Insegno e del Bagaglino) Barbara Lo Gaglio (performer di musical e attrice teatrale e di fiction tv), Valentina Olla (ex primadonna di Ciao Darwin e inviata di Unomattina) e Morgana Giovannetti (attrice, speaker e cantante, suo il tormentone estivo Il Pulcino Pio). I due ballerini Leonardo Bizzarri e Raffaella Saturni (scelti in un’audizione da Pingitore stesso) danzano sulle coreografie di Hevelyn Hanack (coreografa del Bagaglino). I costumi sono della pluripremiata Graziella Pera che vanta nel suo curriculum centinaia tra film e spettacoli teatrali di successo. La pièce, coprodotta con la Fondazione Cantiere Abruzzo con la collaborazione dell’associazione Attori Animati é patrocinato da Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila, racconta un importantissimo pezzo di storia italiana che ha attraversato il nostro territorio; una rappresentazione impeccabile che riesce ad immergere lo spettatore nel passato, grazie anche alla suggestiva location in cui i fatti narrati si sono realmente svolti. “Operazione Quercia” è la ricostruzione psicologica delle ore drammatiche che precedettero la liberazione del Duce. I suoi timori, le sue angosce, i ricordi che affiorano in disordine dall’anima di un uomo in balìa degli eventi, che però ha tenuto in pugno per vent’anni un grande Paese. I timori del futuro, l’abiezione paventata di una pubblica gogna, le recriminazioni per gli errori commessi, le colpe, i pentimenti, le preoccupazioni per la sorte dei suoi cari, dell’amata Claretta. E i colloqui con i suoi custodi, dai funzionari agli umili inservienti, che rappresentano in qualche modo un campione dello sterminato pubblico che fino a qualche mese prima lo acclamava, e che ora gli chiede conto di tutto. Da qualche parte un grammofono a manovella, su cui girano a intervalli dischi a 78 giri, diffonde le musiche che hanno punteggiato la sua vita e quella degli italiani. E forse una coppia di fantasmi ogni tanto si vede danzare qua e là. Poi il giorno spazza via gli spettri della lunga, travagliata notte. E arrivano non già gli Alleati, ma i Tedeschi. Ed è la liberazione. Ma non c’è esultanza nel prigioniero. Piuttosto rassegnazione a un destino ormai segnato. “La distanza che il tempo ha messo da quei fatti storici – ha spiegato il regista – ha consentito di vedere le cose con la serenità necessaria a far apprezzare questo spettacolo da tutti, al di là delle ideologie politiche. Il valore aggiunto a tutto è dato dall’albergo, teatro della rappresentazione, un pezzo di storia che bisogna mantenere perché conservano la memoria di fatti fondamentali per la storia d’Italia”.Lo spettacolo sarà poi di nuovo in scena a Campo Imperatore dal 24 al 28 agosto alle ore 20. e subito dopo si andrà in scena con “Scacco al duce” dal 30 agosto al 6 settembre 2015.
“OPERAZIONE QUERCIA-MUSSOLINI A CAMPO IMPERATORE”
