Patto per l’Eliminazione dell’Epatite C in Italia: Nuove Strategie e Prospettive
Un passo importante verso l’eliminazione dell’epatite C è stato compiuto a Roma con la firma del ‘Patto per l’eliminazione dell’Epatite C’, sottoscritto da società scientifiche, associazioni pazienti e istituzioni sanitarie. L’obiettivo è unire le forze per rafforzare le misure di prevenzione e diagnosi e avvicinarsi al traguardo fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di eliminare la malattia entro il 2030.
Screening fino al 2025 e Ampliamento della Popolazione Target
Durante l’evento ‘Epatite C: Obiettivo eliminazione, il momento è adesso. Strategie e modelli organizzativi per riscrivere la storia delle epatiti virali’, esperti e rappresentanti istituzionali hanno sottolineato la necessità di prorogare il programma di screening gratuito fino al 2025. In particolare, è emersa l’importanza di ampliare la popolazione target, includendo i nati tra il 1948 e il 1968, oltre alla coorte attuale (1969-1989), le persone seguite dai servizi per le dipendenze e i detenuti. Questa estensione è vista come essenziale per ridurre le infezioni sommerse e raggiungere il pieno potenziale del programma di screening.
Fondi Disponibili e Risultati del Programma
Nonostante l’importante impegno economico già stanziato attraverso il Decreto Milleproroghe, con 71,5 milioni di euro destinati al programma di screening, solo l’11% della popolazione della coorte 1969-1989 ha partecipato ai test. Tuttavia, il direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), Massimo Andreoni, ha evidenziato che lo screening ha già permesso di identificare oltre 10.000 casi di infezione da HCV, avviando molti pazienti al trattamento. Secondo i dati presentati, i fondi ancora disponibili ammontano a 61,6 milioni di euro, e l’estensione dello screening ai nati tra il 1948 e il 1968 richiederebbe circa 58,4 milioni di euro, una cifra quindi ampiamente sostenibile.
L’Importanza della Stabilità a Lungo Termine
Secondo Ivan Gardini, presidente di EpaC ETS, è necessario che lo screening per l’epatite C venga reso strutturale e non sperimentale, garantendo così stabilità e continuità almeno fino al 2030. Questa stabilità permetterebbe alle regioni di implementare il programma con maggiore efficacia e garantire un approccio sanitario globale alla prevenzione delle infezioni trasmissibili.
Il Ruolo di Gilead Sciences e la Collaborazione con le Istituzioni
Gilead Sciences, promotore dell’evento, è da oltre 20 anni in prima linea nella lotta contro le epatiti virali. Frederico da Silva, vicepresidente e General Manager di Gilead Sciences Italia, ha ribadito l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni innovative che hanno migliorato radicalmente la vita dei pazienti con epatite C. Da Silva ha sottolineato l’importanza di continuare a promuovere lo screening per far emergere le infezioni sommerse, contribuendo all’obiettivo OMS di eliminazione dell’epatite C entro il 2030.
Una Strategia Condivisa per il Futuro, il Patto per eliminazione Epatite C
Il Patto per l’eliminazione dell’epatite C rappresenta un’importante alleanza tra istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti. Le azioni chiave, come la proroga e l’ampliamento dello screening, insieme alla stabilità finanziaria e organizzativa, sono considerate elementi fondamentali per il successo della lotta contro questa malattia. Con il supporto di tutti i partner del sistema sanitario, l’obiettivo di eliminare l’epatite C è più vicino che mai.