Il titolo di capitale italiana del libro va ad Ivrea, delusione nel capoluogo adriatico
E’ stato il Ministro alla Cultura Dario Franceschini a dare oggi (16 febbraio) la notizia in diretta steaming dell’assegnazione del prestigioso titolo di Capitale italiana del Libro per l’anno 2022, alla Città di Ivrea, scelta per la capacità di innovare e con l’aspirazione di diventare un modello nazionale.
“E’ un momento positivo per i libri e per la lettura dopo anni negativi, bisogna lavorare per la crescita del numero dei lettori. Funzionano le fiere dei libri, l’app 18, la tax credit per le librerie”, sottolinea Franceschini. “La Capitale Italiana del Libro è un meccanismo virtuoso destinato a crescere sempre di più nei prossimi anni”– conclude il Ministro.
La proclamazione è stata preceduta da una breve introduzione da parte del Presidente della Commissione Marino Sinibaldi che ha fatto un plauso a tutti i partecipanti per la qualità dei progetti presentati, incitando i Comuni selezionati a portarli a realizzazione, dichiarando:“Ringraziamo tutte le città che hanno presentato progetti molto interessanti dal punto di vista della qualità, e soprattutto della capacità di innovare e proporre modelli nuovi nella promozione del libro, la capacità di mettere a frutto quello che il Ministero mette a disposizione della città vincitrice. I progetti contengono idee molto profonde, l’invito è quello di dare loro futuro a prescindere dal conferimento o meno del titolo”.
Delusione per la Città di Pescara che era stata inserita tra gli otto progetti ammessi in finale, presentati dai comuni di Aliano, Barletta, Costa di Rovigo, Ivrea, Nola, Pistoia e Pordenone. Giovedì scorso 11 febbraio si era svolta la presentazione in streaming del progetto “Città Libro”, cui avevano partecipato dall’Aurum di Pescara in collegamento con la Commissione di valutazione del Ministero, il sindaco Carlo Masci, l’assessore alla Cultura Mariarita Paoni Saccone, i responsabili del Servizio Cultura e Promozione del Comune e i rappresentanti delle organizzazioni partner quali Vincenzo d’Aquino per il Fla – Festival del Libro e Altre Cose e Ermanno De Pompeis per la Fondazione Museo delle Genti d’Abruzzo e la Fondazione PescarAbruzzo,
Il progetto presentato dalla Città di Pescara, dal titolo ”La Città Libro” (La Cultura al centro per uno sviluppo sostenibile della città) ed illustrato nel corso del collegamento con la Commissione ministeriale presieduta da Marino Sinibaldi, Presidente del Centro per il libro e la lettura, era stato molto apprezzato in quanto ritenuto un format innovativo. Purtroppo non è bastato per aggiudicarsi il prestigioso premio, che vede assegnato alla città vincitrice un finanziamento pari a 500mila euro per la realizzazione dei progetti.
Va riconosciuto lo sforzo del Comune di Pescara, che nonostante il periodo difficile per il protrarsi della situazione di emergenza sanitaria, ha effettuato numerosi investimenti nel settore della Cultura: dai teatri, al sistema museale e delle pinacoteche che nel corso degli ultimi mesi è stato fortemente valorizzato grazie anche a interventi significativi da parte di privati che hanno portato all’apertura del Museo dell’Ottocento e dell’ Imago Museum.
Nonostante la mancata assegnazione, il progetto “La Città Libro” rappresenta una opportunità per la Città e per la “rete degli operatori” impegnati nell’editoria e nella divulgazione della lettura e che investono da anni risorse per la crescita culturale del territorio.
Franca Terra