Sradicamento e frammentazione identitaria al centro del secondo appuntamento della Stagione 2022/2023 del Teatro Contemporaneo
Il 18 febbraio, al Teatro Fedele Fenaroli di Lanciano, sarà presentato per la prima volta in Abruzzo lo spettacolo “Familia Paone“, prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo e promosso dal CRAM e dalla Fedamo.
“Cosa c’è in comune tra l’immigrato arrivato in Argentina a inizio Novecento con i suoi discendenti che oggi chiedono il passaporto per tornare in Italia? Giovani che non sappiamo se chiamare emigranti di ritorno o semplicemente nuovi emigranti”: è questo l’interrogativo che si pone F.J. Devoto, uno dei massimi studiosi contemporanei dell’emigrazione italiana in Argentina e che, implicitamente, fa riferimento all’urgenza e al desidero, captati anche dagli attori e registi Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro Studio Lanciano, dei discendenti dei primi emigranti in Sudamerica di riallacciare un legame con il Belpaese.
Gesini e Angelucci Marino, infatti, dopo essere entrati in contatto diretto con gli emigranti di prima, di seconda, di terza e di quarta generazione, e dopo aver notato la loro tendenza a voler recuperare le radici e la storia perdute, hanno avuto l’intuizione per lo spettacolo “FAMILIA PAONE”, in scena per la prima volta in Abruzzo.
Il testo, scritto da Stefano Angelucci Marino, tratta della frammentazione identitaria dei discendenti degli emigranti italiani in Sudamerica e delle loro ricerche per riallacciare i legami con l’Italia.
L’uso di una lingua ibrida, una commistione tra italiano e spagnolo, è uno degli elementi più riusciti dello spettacolo. Gli attori, Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino, interpretano nove personaggi, membri di una stessa famiglia italo-argentina, che cercano di recuperare le radici e la storia perdute.
Lo spettacolo è stato molto apprezzato in Sudamerica e in Italia e si inserisce nella Stagione del Teatro Contemporaneo 2022/2023 del Comune di Lanciano, diretta dagli stessi Gesini e Angelucci Marino.
Sabato 18 febbraio, alle ore 21
(prenotazione obbligatoria al 340 9775471, biglietto 10 euro)