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RACCOLTA DIFFERENZIATA IN CASA: COME DISTINGUERE LA CARTA RICICLABILE

Raccolta differenziata in casa: come distinguere la carta riciclabile

Cresce la quota dei rifiuti urbani correttamente differenziati ed avviati al riciclo in tutti i comuni d’Italia: una notizia molto positiva, che sembra indicare il successo delle strategie e delle iniziative intraprese a livello nazionale e dalle singole amministrazioni comunali.
Il successo crescente della raccolta differenziata dei rifiuti è legato, da un lato, all’incremento degli investimenti e dall’attivazione, in un numero sempre maggiore di aree del territorio italiano, dei pratici servizi di raccolta porta a porta della nettezza urbana e, dall’altro, alle campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, incentrate tanto sugli innumerevoli vantaggi dello smaltimento differenziato degli scarti prodotti tra le mura domestiche, quanto sulle corrette modalità di separazione dei materiali riciclabili da quelli non riciclabili.
Le ultime rilevazioni ufficiali condotte dall’Istat, indicavano che, mediamente, ciascun italiano nel 2013 aveva contribuito al riciclaggio di quasi mezza tonnellata di rifiuti urbani. Sempre secondo questa indagine, i comuni più virtuosi del paese erano quelli delle regioni del centro.
Persino nei grandi centri urbani, dove il problema della gestione dei rifiuti, negli ultimi anni, ha in più di un’occasione raggiunto livelli drammatici, la situazione sembrerebbe essere in lento miglioramento. Nella Capitale, ad esempio, dove ogni anno vengono prodotte quasi 2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, il tasso della spazzatura correttamente differenziata ha raggiunto quasi la metà del totale, attestandosi sul 41,2%.

Parallelamente con l’attenzione all’importanza del corretto smaltimento dei rifiuti dal punto di vista ecologico, cresce anche quella relativa al valore degli scarti urbani come materiali utilizzabili per produrre nuovi beni e, quindi, un vantaggio economico diretto.
La diffusione della cultura del riciclaggio è in grado di apportare tanti benefici sia nell’immediato che a lungo termine: separare in modo corretto i rifiuti permette di ridurre la quantità di spazzatura destinata allo stoccaggio nelle discariche o alla distruzione negli inceneritori, con vantaggi palesi dal punto di vista dell’impatto ambientale. Inoltre, il riuso dei materiali consente di ridurre in modo netto il consumo delle risorse: ogni tonnellata di carta riciclata equivale a quindici alberi salvati dall’abbattimento e ad oltre 440.000 litri di acqua preservati.

Ciascuno di noi può contribuire in modo attivo a rendere sempre più virtuoso il ciclo di smaltimento dei rifiuti urbani. La prima regola per eseguire correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti consiste nell’imparare a distinguere i materiali riciclabili da quelli non riciclabili, un compito non sempre facile. Di seguito, scopriamo come riconoscere i diversi tipi di carta e cartone e separare correttamente quelli che possono essere riciclati.

Regole pratiche per la differenziata in casa

Gli sforzi fatti per separare i vari tipi di rifiuti possono essere completamente vanificati quando, puntualmente, si commettono piccoli errori nella selezione dei materiali.
Ad esempio, sondaggi condotti negli ultimi anni rivelano che ancora oggi un italiano su tre getta i tovaglioli usati nel bidone della carta, mentre ben uno su due commette lo stesso errore con gli scontrini fiscali.
Per eseguire correttamente, e comodamente, la raccolta differenziata in casa, in primo luogo occorre disporre di un adeguato numero di piccoli contenitori, all’interno dei quali gettare i vari materiali (generalmente, organico, indifferenziato, carta e cartoncino, plastica e metallo e vetro). Nei comuni dove viene effettuata la raccolta porta a porta, in molti casi è l’amministrazione locale a fornire i contenitori indispensabili per la raccolta, viceversa, è sufficiente procurarsene nel giusto numero. Tuttavia, per dotarsi di un set di pattumiere di buona qualità ed esteticamente piacevoli occorre conoscerne le caratteristiche tecniche enunciate dal produttore: infatti, persino dei semplici bidoni per la spazzatura possono differire a livello di forma e dimensione, essere completi di manici, coperchi con apertura a pedale, etichette e sistemi di rotelle per facilitarne lo spostamento o meno ed essere realizzati in plastiche resistenti sia agli insulti fisici che chimici. La scelta delle pattumiere da impiegare per la raccolta differenziata non è un semplice vezzo, perché il ricorso a contenitori pratici e di buona fattura contribuisce a rendere più agevole e istintiva la separazione dei vari materiali, specie quando si ha l’accortezza di scegliere contenitori con colorazioni diverse.

Perché è importante imparare a distinguere la carte riciclabile e non

La presenza di quantità anche minime di materiali non riciclabili tra la carta e il cartone raccolti negli appositi bidoni della spazzatura può compromettere la qualità di interi lotti di materiale riciclato, perché non sempre i sistemi di filtraggio attivi negli stabilimenti di riciclaggio riescono a porre rimedio agli errori commessi da chi getta i rifiuti.
Imparare ad evitare anche i più piccoli errori, da questo punto di vista, si rivela essenziale.

Carta riciclabile

Carta, cartoncino e cartone possono sempre essere completamente riciclati quando interamente costituiti da materiale cellulosico puro, ovvero non trattato con sostanze chimiche o procedimenti tesi ad aumentarne la resistenza o l’impermeabilità, oppure a conferire altre proprietà particolari.
Tra i rifiuti che possono sempre essere riciclati rientrano le pagine e i fogli di libri, quotidiani, riviste, quaderni e bloc-notes. Ai materiali cartacei, si aggiungono anche quelli cartonati delle confezioni di medicinali, prodotti alimentari e persino delle scatole di scarpe, a cui si aggiungono, più genericamente, tutti gli imballaggi in cartone.
Caso particolare è quello dei contenitori in tetrapak, utilizzati soprattutto per il latte e per i succhi di frutta: in alcuni comuni, questo materiale può essere gettato nel contenitore della carta, mentre in altre va in quello dell’indifferenziata.

Tra i piccoli accorgimenti che occorre ricordarsi di adottare, c’è quello di aprire e schiacciare contenitori e scatole in cartone, così da ridurne il volume.

Carta non riciclabile

Tutte le tipologie particolari di carta, da quella plastificata dei volantini a quella adesiva, non sono da considerarsi materiale riciclabile. Lo stesso discorso vale per la carta assorbente dei tovaglioli e per tutte le tipologie di involucri cartacei utilizzati per i prodotti alimentari.

Spesso, nei contenitori destinati alla raccolta della carta riciclabile finiscono materiali non riciclabili per semplici sviste.
È importante ricordare di rimuovere sempre la pellicola in plastica che avvolge giornali e riviste prima di gettarli e lo stesso discorso vale per i cartoni utilizzati per le spedizioni, che devono sempre essere svuotati di tutti i materiali impiegati per l’imballaggio e privati di eventuali punti metallici e nastri adesivi. Tra gli errori più banali ma anche più comuni, infine, figura quello di gettare la carta e il cartone differenziati all’interno della pattumiere insieme con la busta usata per trasportarli.

Le informazioni presenti in questo articolo fanno riferimento al portale Ambiente della regione Abruzzo che può essere consultato per trovare informazioni sempre aggiornate e guide al corretto smaltimento dei rifiuti domestici.