Non più tagli e licenziamenti del personale, ma la riorganizzazione delle risorse umane, attraverso la valorizzazione delle competenze di ciascun dipendente, a seconda delle sue attitudini.
E’ il nuovo modo di approcciarsi alle crisi aziendali, che alcune imprese abruzzesi hanno già sperimentato con successo. Al centro dell’azienda il capitale umano, le sue conoscenze e, nello specifico, la persona giusta al posto giusto per vincere la crisi. I responsabili delle risorse umane di gruppi che in Abruzzo ce l’hanno fatta con i loro modelli organizzativi hanno catalizzato l’attenzione del folto pubblico presente giovedì alla Camera di Commercio di Chieti, in occasione del convegno “Gestione delle crisi aziendali: dall’emergenza al rilancio”.
Al convegno, organizzato da Pentadvisory, hanno partecipato anche: il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Roberto Di Vincenzo; Nello Rapini Presidente della Pentadvisory; Elisa Antonioni di Sinergie Education; Gianluca Di Girolamo di Argo Consult; Monica Davide di Team Consulting, e Giovanni Tagliaferri di Emmedelta Consulting; mentre le conclusioni e la situazione imprenditoriale abruzzese saranno affidate al vicepresidente della Regione Abruzzo con delega alle Attività produttive Giovanni Lolli.
Primo caso ad essere illustrato quello di Tua, la Società Unica Abruzzese di Trasporto, frutto di una riorganizzazione del personale, che ha coinvolto l’Arpa, la Gtm, la Fas Spa e la Ferrovia Adriatico Sangritana. Così come grande attenzione sul capitale umano ha posto la Lazzaroni, storica azienda che rischiava la chiusura e, stavolta, a farne le spese sarebbe stato anche lo stabilimento produttivo di Isola del Gran Sasso, ai piedi della Maiella. Ha puntato sul capitale generato della conoscenza e sulle competenze il manager Sergio Galbiati, oggi al timone di Lfoundry, che ha salvato da un’apocalisse occupazionale la Marsica, scongiurando la chiusura della Maicron. Altra catastrofe imprenditoriale evitata puntando sulla qualità del personale delle 6 aziende del Gruppo Mazzucconi, che ha sede a Bergamo, ma conta anche un Abruzzo una importante unità produttiva: la Tekal di San Giovanni Teatino, con 169 dipendenti, che produce testate dei motori. L’azienda, un tempo legata alla Fiat, nel ’90 è stata acquistata del Gruppo Mazzucconi, ma a causa del crollo della vendita delle automobili il fatturato è precipitato nel 2009 da 150 a 70 milioni di euro.