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Sauna o bagno turco?

Come tanti  luoghi comuni da “sfatare” anche la sauna finlandese e il bagno turco non fanno eccezione, la prima non è stata “inventata” in Finlandia e il secondo in Turchia. Il nome è dovuto al fatto che in queste nazioni si è avuto la massima espressione di queste tecniche che hanno, come fine ultimo, quello di utilizzare il calore ed i vapori per aprire i pori della pelle, provocare una sudorazione efficace e far pulizia delle impurità, dare sollievo ai muscoli, eliminare la stanchezza e lo stress, rilassare, liberare le vie respiratorie, diminuire i dolori artritici, favorire la circolazione sanguigna ed eliminare le tossine. Le due metodiche  simili, per quel che riguarda il principio, si diversificano tecnicamente per la diversità delle risorse di  alimentazione, disponibili presso le singole popolazioni: gli scandinavi e i popoli baltici, ricchi di boschi, bruciavano in stufe, adeguatamente modificate, i loro legnami atti ad  innalzare la temperatura all’interno di una cabina, fino al raggiungimento di un valore molto vicino ai 90/100 °C e con un tasso di umidità relativamente basso (intorno al 20/30%); di contro paesi ricchi di terme e sorgenti di acqua calda utilizzavano le stesse per rendere l’ambiente saturo di vapor acqueo (100% di umidità) ed una temperatura prossima ai 40/45 °C.

Quindi non metodiche diverse per scopi diversi, ma semplicemente l’ottimizzazione di quello che si aveva a disposizione. Sono due “tipi” di calore che noi recepiamo diversamente per la differenza di aria umida che inaliamo e fa si che per alcuni è più piacevole la sauna dove la temperatura “apparente” si può modificare versando dell’acqua sulle pietre della stufa riscaldante: ciò aumenterà solo il grado di umidità e da la “sensazione” di innalzare anche la temperatura. Il bagno turco è  più antico della sauna,  è stato inventato durante l’era classica dai greci e dagli antichi romani che amavano rilassarsi, anche bevendo e…facendo sesso, nelle sontuose terme che, nei nuovi insediamenti, a volte venivano costruite ancor prima degli edifici pubblici più importanti.  Visitando i resti di questi edifici ed ammirando le raffigurazioni pittoriche o a mosaico, oggi ci si può rendere conto del perchè amassero  tanto passare molto tempo  nelle terme!!!  I turchi successivamente hanno fatto proprio questa metodica costruendo numerosi ed eleganti hammam nelle loro città anche se, per motivi religiosi  le pratiche che vi si svolgevano…erano diverse; dalle licenziose abitudini degli antichi romani dove uomini e donne “frequentavano” le terme insieme, si passò ad una divisione netta tra reparto maschile e zona riservata alle sole donne…”de gustibus non disputandum est”.

La Finlandia si è “appropriata” della dicitura di sauna finlandese solo perchè in questa nazione si ha oggi  la massima diffusione di questa pratica; basta pensare che su una popolazione di 5 milioni di abitanti ci sono ben 1,6 milioni di saune (una ogni tre abitanti).  I popoli scandinavi non hanno mai avuto timore di mostrarsi completamente nudi e quindi la sauna viene praticata “nature”; siccome lo scopo è quello di scambiare calore certamente indumenti o accappatoi o tovaglie da bagno non sono indicati, costumi sintetici.. ancora meno e quindi quello che per noi mediterranei è  “glamour”  per gli scandinavi è praticamente naturale. E’ loro consuetudine, infatti, che uomini e donne di tutte le età, stiano in sauna e poi escano, anche all’aperto sotto la neve, ignudi per “ritemprare” il corpo, termoregolarsi e dopo una pausa, distesi su chaise longue, rientrare per un’altra seduta. La metodica, consigliata per entrambe le discipline, è quella di fare una doccia prima di entrare utilizzando acqua calda, che faciliterà l’apertura dei pori della pelle, fare una seduta di 5/6 minuti, uscire, fare una doccia fredda, mettersi un accappatoio e riposare per circa 10 minuti; se lo si desidera ripetere la stessa operazione per altre 2/3 volte. Avere negli ambienti temperature di esercizio più basse non ottiene i risultati testè menzionati in quanto il corpo invece di avere questo shock termico si termoregola e l’effetto caldo/freddo viene meno. La “sopportazione” al calore è molto soggettiva e varia da persona a persona quindi ognuno avrà dei tempi di permanenza diversi.

Nelle palestre con un reparto salutare oggi troviamo sia una sauna che un bagno a vapore, ognuno sceglierà a suo piacimento quale dei due gli è più consono, ricordando che comunque è obbligatorio effettuare queste pratiche tenendo presente che sono da sconsigliare a soggetti con valori pressori non nella norma (sia ad ipotesi che ipertesi), cardiopatici o soggetti con insufficienza renale e, soprattutto,  mai assolutamente essere o rimanere da soli: un malore o quant’altro è sempre possibile. Buone norme da seguire sono: reidratarsi tra una seduta e l’altra ingerendo una tisana, un thè, un integratore o semplicemente dell’acqua; coprire le sedute con un asciugamano per evitare un contatto diretto con strutture utilizzate da più persone; tenere ai piedi delle ciabatte, nel bagno turco, per evitare funghi e verruche, anche se l’optimum sarebbe quello di avere una vaschetta per i piedi con del liquido detergente e sanificante per non inquinare un luogo comunque caldo ma non per questo sterile. Adottando queste poche e semplici regole comportamentali…sudare insieme … non è stato mai così piacevole.