Ponti: “Italia leader sostenibile. Ma il costo dell’energia frena l’industria”
Ponti: “Italia leader sostenibile. Ma il costo dell’energia frena l’industria”
Transizione sostenibile in Abruzzo: imprese e istituzioni a confronto al Forum 2025 per rilanciare competitività, ambiente e innovazione.
Transizione sostenibile in Abruzzo: imprese e istituzioni unite
A Pescara il confronto tra imprese e istituzioni per il futuro green della regione
Lara Ponti, Vicepresidente nazionale di Confindustria con delega alla Transizione Ambientale e agli Obiettivi ESG, è stata tra le autorevoli voci che hanno animato la seconda edizione del Forum Abruzzo Sostenibile, tenutosi presso la sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico a Pescara.
L’evento, promosso da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico in collaborazione con il Contratto di Rete Imprese per la Sostenibilità, si conferma ancora una volta come un’importante piattaforma di confronto a livello nazionale. In particolare, l’attenzione è stata rivolta ai temi dello sviluppo sostenibile della Regione.
Un forum strategico sulla transizione green e digitale
Il Forum ha rappresentato un’occasione preziosa di dialogo sul futuro dell’Abruzzo. Infatti, ha messo al centro della discussione le trasformazioni legate alla transizione ecologica e digitale, i nuovi modelli industriali e il ruolo strategico delle istituzioni.
Lorenzo Dattoli, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha aperto i lavori affermando:
“In un contesto di rapida evoluzione, abbiamo voluto questo confronto e siamo soddisfatti del fattivo coinvolgimento delle varie voci del mondo produttivo, accademico e istituzionale. Analizzare strumenti e opportunità a supporto delle imprese chiamate ad affrontare le sfide della doppia transizione è fondamentale per trasformarle in leve di competitività e crescita responsabile.”
Forum Abruzzo Ssostenibile. I relatori
Lara Ponti: “Sostenibilità e digitalizzazione si rafforzano reciprocamente”
Durante il suo intervento, Lara Ponti, Vicepresidente di Confindustria per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG, ha dichiarato:
“L’Italia è una delle economie più sostenibili con un’intensità di emissioni tra le più basse, pur essendo la seconda manifattura europea. Questo riflette la maturità di un modello industriale già orientato alla doppia transizione, dove sostenibilità e digitalizzazione si rafforzano reciprocamente, favorendo innovazione, efficienza e competitività.”
“Tuttavia, per consolidare questi risultati, è fondamentale rafforzare la twin transition, coinvolgendo anche le PMI attraverso politiche semplici, stabili e mirate. Servono, inoltre, incentivi agli investimenti e una solida collaborazione pubblico-privato. In questo contesto, il Clean Industrial Deal rappresenta un’opportunità strategica, ma le tempistiche e le misure previste non sono compatibili con l’urgenza che l’industria europea sta affrontando.”
“D’altra parte, il costo dell’energia resta il principale ostacolo alla competitività: oggi l’elettricità in Europa può costare fino a tre volte più che in altri grandi sistemi economici. Anche l’Action Plan for Affordable Energy, parte del Cid, pur individuando alcune leve di intervento, non è all’altezza della sfida. Pertanto, servono misure strutturali per disaccoppiare il prezzo dell’elettricità da fonti rinnovabili da quello del gas, e strumenti europei capaci di garantire un level playing field per tutte le imprese, a prescindere dal Paese in cui operano”.
Imprese, autorizzazioni e sostenibilità: le proposte di Confindustria Abruzzo
Successivamente, Francesco D’Alessandro, Presidente Sezione Ambiente Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, ha aggiunto:
“La Sezione Ambiente rappresenta le imprese del settore ambientale nelle province di Chieti, Pescara e Teramo. Tuttavia, il nostro impegno si estende trasversalmente a tutte le aziende associate che, direttamente o indirettamente, sono coinvolte nella sfida della sostenibilità ambientale. Gli imprenditori segnalano da tempo le difficoltà legate alla complessità e ai tempi dei procedimenti autorizzativi che spesso rallentano gli investimenti e i processi di innovazione.”
“Per questo motivo, riteniamo importante un intervento strutturato: abbiamo proposto l’istituzione di un Tavolo tecnico consultivo permanente, con la Regione Abruzzo, in cui le aziende possano confrontarsi direttamente con le istituzioni. In questa sede il dialogo servirebbe a individuare i passaggi critici nelle autorizzazioni, a proporre soluzioni concrete per ridurre tempi e incertezze e a definire indicatori misurabili di efficienza.”
“Inoltre, in collaborazione con l’Università, stiamo sviluppando un metodo di analisi dei procedimenti autorizzativi regionali, per proporre azioni di miglioramento mirate. Le grandi imprese hanno da tempo la piena consapevolezza del significato della sostenibilità e della sua importanza strategica. Tuttavia, anche le PMI devono seguire lo stesso percorso, poiché rappresenta per loro una opportunità di crescita e un modello di business utile a diventare più competitivi. Occorre aiutarle fornendo loro le risorse finanziarie necessarie, la certezza di un quadro normativo chiaro e la collaborazione delle Istituzioni. Infatti, la transizione sostenibile è una necessità concreta, che riguarda nella stessa misura la competitività e la responsabilità ambientale, sociale e di governance.”
Reti d’impresa e Agenda 2030: il modello abruzzese
Alessandro Addari, Presidente Contratto di Rete Imprese per la Sostenibilità, tra i promotori dell’incontro, ha evidenziato:
«Il Contratto di Rete Imprese per la Sostenibilità nasce nel territorio ed è aperto a tutte le aziende del sistema Confindustria a livello nazionale, interessate a condividere progettualità e modelli di sostenibilità. Oggi più che mai è fondamentale promuovere sinergie tra imprese piccole, medie e grandi, valorizzando le esperienze di ciascuna e mettendole a sistema in modo strutturato.”
“Il nostro obiettivo è duplice: da un lato, vogliamo diffondere la cultura della sostenibilità nei processi produttivi e gestionali delle imprese; dall’altro, puntiamo a rafforzare la loro competitività a livello internazionale attraverso percorsi condivisi, formazione, progetti comuni e l’accesso a strumenti innovativi. Con questo contratto, vogliamo anche sostenere il territorio abruzzese nell’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030. In tal modo, potremo contribuire alla crescita responsabile e allo sviluppo di un ecosistema economico più resiliente, aperto all’innovazione e rispettoso dell’ambiente e delle persone.”
Forum Abruzzo Ssostenibile.La platea
Italia sostenibile: numeri e dati sulla transizione
L’Italia è una delle economie più sostenibili del G20 e dell’Unione Europea. Nel 2023, l’intensità di emissioni dell’economia italiana è stata di quasi un terzo inferiore alla media del G20. Nonostante sia la seconda manifattura dell’Unione Europea, l’Italia occupa solo il diciassettesimo posto per intensità di emissioni.
Tra il 2014 e il 2023, l’intensità delle emissioni nel comparto manifatturiero è calata del 17,1%. Inoltre, il dato risulta inferiore del 5,1% rispetto alla media UE. Quattro settori principali – minerali non metalliferi, derivati del petrolio, prodotti chimici e metallurgia – rappresentano il 71,5% delle emissioni della manifattura italiana, pur costituendo solo il 15% del valore aggiunto.
Inoltre, sono 39mila le imprese manifatturiere con almeno 10 addetti che nel biennio 2021-2022 hanno realizzato almeno un’azione per migliorare la sostenibilità ambientale. Queste generano oltre il 70% del valore aggiunto della manifattura.
Raccolta differenziata e lavoro green: i numeri dell’Abruzzo
Nel 2022, l’Italia ha riciclato il 53,3% dei rifiuti urbani, superando la media UE del 49,1%. Anche l’Abruzzo mostra dati incoraggianti: il 13,1% degli occupati lavora in settori legati alla sostenibilità, in linea con la media nazionale.
Il rapporto GreenItaly 2024 stima oltre 3 milioni di lavoratori green in Italia, con 1,9 milioni di nuovi contratti firmati nel 2023 nelle filiere sostenibili. Di conseguenza, l’Abruzzo supera regioni come Molise e Marche, avvicinandosi ai livelli di Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Secondo il Rapporto ASviS 2024, l’Abruzzo migliora in salute, parità di genere e consumo responsabile. Tuttavia, preoccupano la dispersione idrica, la povertà, l’istruzione, le disuguaglianze e la sostenibilità ambientale. Complessivamente, solo 8-9 SDGs su 28 sono attualmente raggiungibili, in linea con regioni come Liguria e Veneto.
Le istituzioni presenti al Forum Abruzzo Sostenibile
L’iniziativa promossa da Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, con l’alto Patrocinio della Regione Abruzzo, ha visto la partecipazione di:
Emanuele Imprudente – Vicepresidente e Assessore Regione Abruzzo
Donatella Proto – Direttore Generale Unità di Missione PNRR MIMIT
Massimo Giusti – Direttore tecnico ARPA Abruzzo
Marco Bellezza – COO Dipartimento per la trasformazione digitale (in collegamento)
Luca Proietti – Direttore generale Economia Circolare e Bonifiche MASE
Fiorella Perrucci – Centro studi economia circolare CONAI
La moderazione è stata affidata alla giornalista professionista Evelina Frisa.
Sponsor e collaborazioni
Infine, il Forum è stato realizzato grazie alla sponsorizzazione di I.T.RO.FER S.A.S. e Golden Group, con il supporto attivo del tessuto imprenditoriale e istituzionale regionale.