LA MISSIONE DELLA UT FACTORY: VALORIZZARE LA RINASCITA CULTURALE DI ORTONA
La Ut Factory è una parte essenziale dell’impresa di ProduzioneUnaltroteatro di Arturo Scognamiglio, Lorenza Sorino e Davide Borgobello, che si impegna nella valorizzazione della rinascita culturale del comune di Ortona (Ch). Grazie alla nuova vita del Cinema Auditorium Zambra, il percorso di crescita con i ragazzi si sposta in una nuova location a partire dal 1° marzo, con lo scopo di implementare il progetto di collaborazione territoriale e creare una nuova dimensione artistica per i giovani corsisti allievi.

LA TORRE DELLA LOGGIA: LA NUOVA SEDE DELLA UT FACTORY
La Torre della Loggia, dimora storica frutto della ristrutturazione di Torre Baglioni, è stata scelta come sede per spronare i giovani a una ricerca delle proprie radici, portandoli a scoprire realtà a loro sconosciute. Non si tratta di una comune lezione della storia del posto, ma di un programma che includa concretamente il luogo nella lezione.

LA TORRE BAGLIONI: UN ESEMPIO DI COMPLESSO MONUMENTALE ARCHITETTONICO-ARCHEOLOGICO
La Ut Factory porta avanti questo intento dall’inizio del suo progetto, con l’obiettivo di ristabilire un tempo diverso e un incontro tra le persone, e di recuperare un ascolto dimenticato, che spesso risulta essere l’eco dell’ambiente vissuto. Torre Baglioni, un complesso monumentale architettonico-archeologico del XII secolo situato nel quartiere più antico della città denominato Terravecchia, a pochi passi dal Castello Aragonese del 1400 d.C. e all’interno del perimetro delle Mura Caldoriane del 1300 d.C., rappresenta un esempio oltre che una grande testimonianza vista mare.

IL CONNUBIO TRA LE LEZIONI E LA SUGGESTIVITÀ DEL LUOGO
Con la scelta di Torre della Loggia, si crea il connubio tra le lezioni di voce artistica con Annalisa Malena e Gabriella Profeta, comunicazione delle emozioni con Tatiana Gamberoni e scrittura con Peppe Millanta, e la suggestività del luogo. L’obiettivo è suscitare nei ragazzi una curiosità che viene dalle sensazioni, dal vivere lo spazio e con la volontà di risvegliare un’immaginazione troppo spesso sopita a causa della velocità frenetica a cui la vita li abitua.