Papa Francesco e silenzio: fra Emiliano Antenucci ricorda il Pontefice e il legame profondo con la Madonna del Silenzio di Avezzano.
Papa Francesco e silenzio: il ricordo di fra Emiliano Antenucci
Sai qual è stata una delle devozioni più intime di Papa Francesco? Un piccolo Santuario in Abruzzo racconta la sua grande lezione sul silenzio.
Nel cuore dell’Abruzzo, ad Avezzano, sorge il Santuario Madonna del Silenzio. Un luogo che porta con sé un legame speciale con Papa Francesco, il Pontefice tornato alla casa del Padre nel giorno del Lunedì dell’Angelo. Fra Emiliano Antenucci, Rettore del Santuario, lo ricorda non solo come il Papa della semplicità e dei poveri, ma come un amico spirituale che ha donato tanto alla sua vita personale e alla comunità del Santuario.
Cinque anni fa, per volontà dello stesso Francesco, si è aperto questo luogo di preghiera dedicato alla Madonna del Silenzio, una delle sue devozioni più care.
La forza della preghiera silenziosa: il dono più grande di Papa Francesco
Troppa confusione nella tua vita? Scopri perché Papa Francesco ci invitava al silenzio.
“Il nostro pregare è troppo chiacchierato”. Con queste parole, Papa Francesco amava ricordare l’importanza della preghiera silenziosa, uno spazio di ascolto, lontano dal chiacchiericcio e dal giudizio sugli altri. Un messaggio che ha portato con sé fino agli ultimi giorni, testimoniato anche dalla presenza dell’immagine della Madonna del Silenzio negli ascensori di Casa Santa Marta, nella sua camera e sulla scrivania personale.
Fra Emiliano Antenucci sottolinea come il Santo Padre abbia sempre promosso questa forma di preghiera, insegnando a tutti i cristiani il valore del tacere per ascoltare la voce di Dio.
Il Papa dei poveri e degli ultimi: il primo incontro sotto il cielo di San Pietro
“Ho dormito sotto il colonnato per lui”. Il racconto di una notte speciale all’inizio del Pontificato di Francesco.
Quando Jorge Mario Bergoglio venne eletto Papa, scegliendo il nome Francesco, fra Emiliano sentì un brivido lungo la schiena. «Ho fatto una pazzia insieme a un confratello – racconta – e siamo andati subito a Roma per la sua prima Messa. Dormimmo nel colonnato di Piazza San Pietro, come i primi pellegrini. È stato un momento unico, un’emozione vera, perché già si percepiva che questo sarebbe stato un Papa rivoluzionario per la Chiesa, e così è stato anche per la mia vita».
Quella scelta, quel nome, parlava già di una missione: stare vicino ai poveri, agli ultimi, ai dimenticati.
“Ti voglio bene, vai avanti”: le parole che resteranno per sempre nel cuore
Le tre parole di Papa Francesco che possono cambiare la tua vita.
In questi anni, fra Emiliano ha ricevuto diverse telefonate e incontri personali con Papa Francesco. Tre parole, semplici ma potenti, tornano sempre nella sua memoria: “Ti voglio tanto bene, vai avanti, vai avanti, vai avanti”. Una spinta a non mollare, a credere nella forza della fede e nel proprio cammino.
«Aveva occhi pieni di luce, di empatia straordinaria, sapeva leggere i cuori. È stato il Papa del popolo, il Papa dell’Argentina, il Papa della teologia del popolo, capace di portare Gesù tra la gente, tra gli ultimi», ricorda con commozione il Rettore.
Il silenzio, la preghiera, la carità: l’eredità di un Papa da frontiera
Non è solo un addio: ecco perché l’eredità di Papa Francesco continua a parlare al nostro tempo.
Papa Francesco, gesuita nel cuore e nell’anima, ha vissuto con intensità la dimensione del discernimento spirituale. Si alzava ogni giorno alle quattro del mattino per pregare, coltivando una vita interiore profonda, alimentata dalla devozione alla Madonna e dalla passione per il Vangelo.
Fra Emiliano guarda ora al futuro con fiducia: «La Chiesa è guidata dallo Spirito Santo. Ogni tempo ha il Papa di cui ha bisogno. Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Francesco… Credo che il prossimo Papa continuerà a portare avanti i cantieri aperti da Francesco, che ha donato fino all’ultimo la sua vita. Il suo ultimo saluto è stato ai carcerati, alla piazza di San Pietro. Se n’è andato da Papa di frontiera, fedele alla missione fino alla fine».
Conclusione: Il silenzio parla ancora
Il Santuario Madonna del Silenzio di Avezzano resta testimone concreto di questa eredità spirituale. Un luogo che oggi più che mai invita a fermarsi, a spegnere il rumore del mondo e ad ascoltare. Come diceva Papa Francesco: “La preghiera vera nasce nel silenzio”.