L’accompagnamento nel fine vita: il progetto SPHERA e Ilaria Di Liso a Pescara

Il contesto normativo italiano e il dibattito sul fine vita

In Italia, il dibattito sul fine vita è polarizzato tra sostenitori del diritto alla scelta e oppositori, spesso legati a posizioni religiose. La Corte Costituzionale, con la sentenza 242/2019, ha stabilito la non punibilità del suicidio assistito in specifiche condizioni: presenza di una patologia irreversibile, sofferenze intollerabili, dipendenza da trattamenti di sostegno vitale e piena capacità di autodeterminazione del paziente. Tuttavia, manca una legge nazionale che regolamenti uniformemente la questione, lasciando un vuoto normativo che le Regioni stanno cercando di colmare.

Chi è l’assistente spirituale

L’assistente spirituale è una figura professionale che offre supporto emotivo e spirituale a persone affette da malattie gravi e alle loro famiglie. Il suo ruolo è quello di accompagnare il paziente nel percorso del fine vita, aiutandolo a dare un senso all’esperienza della malattia e della morte, indipendentemente dalle convinzioni religiose. L’assistente spirituale lavora in sinergia con l’équipe sanitaria, contribuendo a garantire un’assistenza olistica che tenga conto non solo degli aspetti fisici, ma anche di quelli psicologici e spirituali.

Il progetto SPHERA e l’esperienza di Ilaria Di Liso

Il progetto SPHERA è un’iniziativa che mira a promuovere l’assistenza spirituale nel contesto delle cure palliative. A Pescara, Ilaria Di Liso svolge il ruolo di assistente spirituale presso l’Hospice Bouganville dell’Ospedale di Pescara. Attraverso il suo lavoro, Di Liso offre supporto a pazienti e famiglie, aiutandoli ad affrontare l’ultima fase della vita con dignità e consapevolezza. Il suo approccio si basa sull’ascolto empatico e sulla presenza, elementi fondamentali per accompagnare le persone in un momento così delicato.

Il Dibattito sul Fine Vita e l’importanza dell’assistenza spirituale

L’assistenza spirituale nel fine vita rappresenta un elemento chiave per garantire una qualità di vita adeguata ai pazienti terminali. Offrendo un supporto che va oltre la dimensione fisica, l’assistente spirituale contribuisce a creare un ambiente di cura che rispetta la totalità della persona. In un contesto in cui le normative sono ancora in evoluzione, figure come quella dell’assistente spirituale diventano fondamentali per colmare le lacune del sistema e offrire un accompagnamento umano e compassionevole.

La Redazione de La Dolce Vita
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