Firmato a Pescara un accordo tra Comune e Università per progetti condivisi su ambiente, mobilità e qualità urbana.
Accordo tra Comune e Università di Pescara per città sostenibile
Quale sarà il futuro delle città italiane? A Pescara nasce un progetto condiviso per affrontare le sfide urbane in modo sostenibile.
Obiettivo comune: trasformazioni urbane di qualità
“Contribuire alla qualità delle trasformazioni urbane, individuando specifiche azioni che verranno regolate di volta in volta dagli accordi attuativi”. Questo è il fulcro del protocollo d’intesa firmato questa mattina tra il Comune e il Dipartimento di Architettura dell’Università di Chieti-Pescara “G. d’Annunzio”.
A rappresentare le due istituzioni, Emilia Fino, dirigente del settore Ambiente e Territorio, e Paolo Fusero, direttore del Dipartimento.
L’Accordo Comune Università Pescara rafforza la pianificazione urbana condivisa
Quando ricerca e istituzioni collaborano, le città crescono meglio.
“L’Amministrazione”, commenta Marcello Antonelli, consigliere comunale con delega ai Processi urbanistici, “ha inteso ripartire da un rapporto virtuoso e necessario tra l’ente che governa il territorio e la realtà pubblica, in questo caso l’Università, che studia l’assetto del territorio.
Una collaborazione che a Pescara esiste da tempo e continua ad essere positiva. Basti pensare a quanto fatto dalle precedenti amministrazioni e al lavoro in corso per lo sviluppo del polo universitario. Ci muoviamo nel solco delle migliori tradizioni, ognuno rispettando il proprio ruolo. Di certo da questa sinergia emergeranno le soluzioni migliori per la città”.
Le tematiche al centro: fiume, costa e sostenibilità
Progettare oggi significa pensare alla sostenibilità di domani.
“Il protocollo si basa su alcune tematiche specifiche. In particolare, il fiume, il mare, la valorizzazione della fascia costiera, la città sostenibile, la mobilità sostenibile e la partecipazione nei tavoli decisionali”, ha spiegato Fusero.
“Si tratta di argomenti che il nostro Dipartimento ha sviluppato scientificamente negli ultimi anni. Ora il Comune di Pescara ci chiede una collaborazione. Credo sia importante perché concretizza ciò che ripetiamo da tempo: fare sistema nella città universitaria.
Pescara è una città universitaria. Per questo, l’Università riversa sul territorio, e su tutto l’Abruzzo, il know-how delle proprie ricerche. Lo fa per aumentare la competitività dei territori che ci ospitano.
Per noi la sostenibilità non è uno slogan. È un tema centrale della nostra ricerca. Non si può più parlare di architettura, edilizia o trasformazione territoriale senza porre la sostenibilità come obiettivo prioritario.
Adesso valuteremo con il Comune quali sono le priorità. A partire da queste, organizzeremo gruppi di lavoro con docenti, studenti e giovani ricercatori. Metteremo a disposizione tutto il nostro potenziale”, ha concluso Fusero.
Ambiente e pianificazione: un legame diventato strategico
Pianificare senza considerare l’ambiente non è più possibile. Oggi, è la sfida più urgente.
“Il DUP del Comune è molto incentrato sui temi dell’ambiente e del territorio, che finora non erano mai stati uniti. Ora lo sono”, ha commentato Fino.
“Non si può parlare di pianificazione senza parlare di ambiente. Verosimilmente, la prima tematica da affrontare sarà l’adattamento ai cambiamenti climatici. Si stima che tra cinque anni potremmo arrivare a percepire 46 gradi di calore”, ha concluso.
Nelle foto: il direttore Paolo Fusero, la dirigente Emilia Fino e Ester Zazzero, responsabile del Contratto di fiume.