Leggende Abruzzesi: La Fonte delle Sese

La Fonte delle Sese: tra leggenda e tradizione a Torricella Peligna

La Fonte delle Sese (seno), nota anche come Fonte di Sant’Agata, si trova a Colle Zingaro, frazione di Torricella Peligna, in provincia di Chieti. Situata vicino al tratturo e alla Chiesa di Sant’Agata, la fonte risale al XIX secolo ed è legata al culto della santa martirizzata con il taglio del seno. Ma anche legaa alla strage di Sant’Agata nel gennaio del 1944… un’altra storia.

Tradizioni popolari e rituali femminili

In passato, infatti, la fonte era assiduamente frequentata dalle madri del circondario, convinte delle proprietà galattofore dell’acqua, ritenuta in grado di favorire la secrezione lattea.
Per questo motivo, le donne erano solite bagnarsi i seni con quest’acqua, credendo che potesse aiutare la produzione di latte durante il periodo post-partum.
Inoltre, esse offrivano pezzi di pane come ex voto, gettandoli direttamente nella sorgente, un gesto simbolico di ringraziamento e devozione a Sant’Agata.

La Fonte delle Sese: Un simbolo del culto del latte in Abruzzo

La Fonte delle Sese, infatti, rappresenta un chiaro esempio del “culto del latte” diffuso nei piccoli borghi abruzzesi sin dall’antichità.
In particolare, l’acqua di alcune fonti veniva considerata sacra e benefica per la maternità. Cosicche diventava oggetto di riti legati alla protezione delle madri e dei neonati.
Di conseguenza, queste credenze popolari si riflettono anche in altri luoghi della regione, sottolineando il forte legame tra spiritualità e pratiche quotidiane femminili.

Esistono Fonti dedicate a Sant’Agata anche a come Civitaluparella e Castelvecchio Subequo. In questa ultima località, la santa si festeggia due volte l’anno. Il 4 e febbraio e il 20 agosto con il tipico pane a forma di seno, portato nella chiesa rurale a lei dedicata. Le “Cacchiette”, dolci o salate, vengono benedette e bagnate nell’acqua della sorgente adiacente.

Un patrimonio culturale da preservare

Oggi, infatti, la Fonte delle Sese rappresenta un autentico luogo di interesse storico e culturale, simbolo vivente di credenze popolari legate alla maternità e alla religione.
Pertanto, la sua conservazione assume un valore fondamentale, poiché permette di mantenere viva la memoria collettiva delle pratiche rituali che un tempo univano le comunità locali. Inoltre, valorizzare questi luoghi aiuta a riscoprire l’identità territoriale, rafforzando il legame tra tradizione, spiritualità e patrimonio immateriale abruzzese.

Torricella Peligna

La Redazione de La Dolce Vita
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