Leggende Abruzzesi: Il Ponte della Pietra dove la Madonna sconfisse il Diavolo

Il Diavolo si innamorò perdutamente della Madonna

Secondo una leggenda popolare abruzzese, il diavolo si innamorò perdutamente della Madonna e, accecato dal desiderio, decise di rapirla per sempre. Approfittando di un momento di silenzio tra i monti della Maiella, la caricò sulle spalle e fuggì. Intendeva portarla con sé all’inferno, oltrepassando il fiume Orfento su un antico ponte immerso nella natura selvaggia del Parco Nazionale della Maiella.

Il gesto miracoloso della Madonna

Tuttavia, la Madonna, pur spaventata, mantenne la calma. Quando arrivarono al centro del ponte, raccolse un rametto di rosmarino e fece il segno della croce. All’improvviso, come in un prodigio, l’acqua del fiume iniziò a ribollire e il ponte crollò fragorosamente. Il diavolo precipitò nelle profondità, mentre la Madonna fu miracolosamente salvata.

Un’eco sinistra nelle notti di luna piena

La leggenda narra che ancora oggi, nelle notti di luna piena, si possano udire le catene del diavolo trascinate tra le gole dell’Orfento. Alcuni pastori e camminatori giurano di aver udito strani rumori e lamenti tra i sassi del fiume, specialmente d’estate. Inoltre, si dice che il rosmarino cresca rigoglioso vicino a quel punto, come segno della benedizione lasciata dalla Madonna.

Una storia tra fede e natura… Il Diavolo si innamorò della Madonna

Questa leggenda, tramandata oralmente da generazioni, unisce la spiritualità popolare alla potenza della natura abruzzese. Oggi il luogo è meta di escursionisti, pellegrini e appassionati di misteri. Il Ponte della Maiella resta un simbolo di protezione divina, tra sacro e leggende, dove il bene ha trionfato sul male con un solo, umile gesto di fede.

Il Ponte della Pietra nella Valle dell’Orfento

Nella suggestiva Valle dell’Orfento, all’interno del Parco Nazionale della Maiella, si trova il Ponte della Pietra, non lontano da Caramanico Terme. Posto a circa 1000 metri di altitudine, collega due pareti rocciose distanti appena tre metri, sospeso su uno strapiombo di 50 metri. La vegetazione circostante, con faggete, felci e acque limpide, incornicia il paesaggio in modo spettacolare. Per raggiungerlo, si percorrono sentieri escursionistici che attraversano la riserva integrale dell’Orfento, regalando un’esperienza intensa tra natura e leggenda.

La Redazione de La Dolce Vita
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