Artisti del Novecento in mostra a Pescara: capolavori al Museo delle Genti d’Abruzzo fino all’8 giugno. Ingresso gratuito.
Artisti del Novecento in mostra a Pescara
“Varie narrazioni ed altre cromie”, un viaggio artistico tra i maestri del Novecento al Museo delle Genti d’Abruzzo: la mostra sarà visitabile a Pescara sino all’8 giugno.
Bilancio positivo per la mostra collettiva al Museo delle Genti d’Abruzzo “Varie narrazioni ed altre cromie” che ha aperto i battenti lo scorso 11 maggio e chiuderà l’8 giugno. Curata dal critico Massimo Pasqualone e corredata da un ricco catalogo, propone 17 maestri del Novecento di varia appartenenza con la direzione artistica di Ivan Antonio Giampietro. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Pescara con l’organizzazione di Irdidestinazionearte, Galleria Opus e l’agenzia Venus Entertainment.
Arte moderna e tradizione abruzzese: un dialogo tra passato e presente
Ci troviamo di fronte a un sontuoso viaggio attraverso le avanguardie e l’arte moderna in un allestimento dove le opere si integrano con gli oggetti nelle varie sale: arditi accostamenti con le tradizioni abruzzesi convivono con il linguaggio contemporaneo, offrendo uno sguardo emotivo e stratificato sulla pittura tra figurazione e astrazione.
Il sindaco Carlo Masci ha elogiato la mostra durante l’inaugurazione sottolineando come Pescara sia una città all’avanguardia per l’arte e la cultura.
Un mosaico generazionale di stili e tecniche del Novecento
Viene sfidata l’idea di un tempo lineare, con salti generazionali che creano un mosaico di tecniche e visioni che abbracciano oltre un secolo; quasi un simposio ideale di artisti diversi per cultura ed esperienze, ma accomunati da una ricerca stilistica originale. Dai paesaggi carichi di emozione di Michele Cascella alla materia viva di Salvatore Emblema, dalla solarità vibrante di Athos Faccincani alle ricodificazioni urbane di Mimmo Rotella e Mario Schifano.
Presente all’inaugurazione Mario Vespasiani che ha presentato anche una tela con un singolare veliero sospeso fra sogno e realtà, tema ricorrente nel suo lirismo simbolico.
Artisti del Novecento in mostra: I grandi nomi dell’arte italiana a Pescara
Tra i nomi esposti compaiono autentici pilastri dell’arte italiana: non mancano riferimenti al realismo ideologico e passionale di Renato Guttuso, al mito vitale e colorato di Aligi Sassu, all’ironia pop di Mark Kostabi, alla luce neo-futurista di Marco Lodola, fino alla forza introspettiva di Alberto Sughi passando per Ugo Nespolo, irriverente e concettuale.
A questi si affiancano artisti dalla forte identità materica e segnica come Antonio Pedretti già ospitato l’anno precedente con una ricca personale al Museo delle Genti d’Abruzzo, i paesaggi interiori di Ennio Morlotti o Tullio Pericoli, ognuno portatore di una poetica originale, ma legata da una tensione comune.
E ancora il fantasioso e prospettico Mirko Pagliacci, l’acromia e la sgocciolatura di Ennio Finzi: anche per loro emerge il desiderio di trasformare la tela in un luogo di resistenza al tempo.
Un affresco di segni, luce e identità umana
Il risultato è un affresco complesso che unisce segno e luce per raccontare attraverso il variare del colore e delle forme, la vita umana, fatta di carne e anima, civiltà ma anche disgregazione esistenziale.
Come sottolinea Marcello Mongiello le opere non sono quindi semplici oggetti da contemplare, ma strumenti di lettura: dell’epoca, dell’identità e della coscienza. Sono cronografie, scritture del tempo che ci permettono di comprendere chi siamo stati, chi siamo e, forse, chi potremmo diventare.