Ferrovia Roma-Pescara: incertezza su stazioni e imprese. Sindaci e aziende chiedono risposte a RFI per evitare chiusure.
Ferrovia Roma-Pescara: incertezza su stazioni e imprese
Il progetto della ferrovia Roma-Pescara è nel caos?
Sindaci e imprese denunciano la mancanza di risposte da RFI, mentre le incertezze sull’opera aumentano. Durante la seduta odierna della Commissione Vigilanza, i partecipanti hanno espresso forte preoccupazione per l’avanzamento del progetto di velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara.
I sindaci coinvolti lamentano l’assenza totale di informazioni sul futuro dell’infrastruttura e sugli accordi stabiliti con i Comuni interessati. In particolare, rimangono dubbi sulla stazione di Popoli e sulle concessioni destinate a Manoppello, che RFI non ha ancora confermato o attuato.
Di fronte a questa situazione, i consiglieri regionali del PD Antonio Di Marco, Sandro Mariani e Pierpaolo Pietrucci sollecitano RFI a presentarsi in Commissione per chiarire le proprie intenzioni e fornire risposte ufficiali sui prossimi sviluppi del progetto.
“L’unica certezza è che regna l’incertezza,” ha dichiarato Antonio Di Marco, sottolineando la necessità di maggiore trasparenza da parte di RFI e di un confronto chiaro con i Comuni coinvolti.
Che fine farà la stazione di Popoli?
Il sindaco di Popoli, Moriondo Santoro, chiede con forza a RFI di chiarire se la stazione verrà inclusa o esclusa dal tracciato della nuova linea ferroviaria. Un’eventuale esclusione creerebbe forti disagi per la comunità locale e comprometterebbe i collegamenti della città.
L’amministrazione comunale critica il silenzio di RFI e sollecita un maggiore coinvolgimento del territorio nelle decisioni. Le incertezze aumentano, mentre i Comuni non ricevono risposte chiare su procedure e tempistiche.
Aziende a rischio chiusura per la smobilitazione: il caso Blasioli & Orsini
Uno degli aspetti più critici della smobilitazione riguarda le imprese situate lungo il tracciato. Molte attività produttive rischiano la chiusura a causa della delocalizzazione forzata, con conseguenze devastanti per l’economia locale.
Tra queste, la Orsini & Blasioli, azienda di carpenteria metallica con 50 dipendenti e un fatturato di 12 milioni di euro, potrebbe interrompere la propria attività. Il titolare Marco Blasioli spiega che la ricostruzione del capannone in una nuova area presenta numerose difficoltà, tra cui:
- Costi di trasferimento e ricostruzione superiori ai ristori previsti.
- Difficoltà nel reperire materiali, a causa dell’elevata richiesta attuale.
- Perdita di commesse, con danni alla produttività e agli incassi.
“Andremo personalmente a visitare la Blasioli & Orsini per verificare la situazione e capire le reali difficoltà che le aziende stanno affrontando,” ha annunciato Antonio Di Marco, evidenziando come la smobilitazione rischi di mettere in ginocchio diverse realtà produttive.
Senza soluzioni rapide e concrete, molte aziende coinvolte nella smobilitazione potrebbero non riuscire a sopravvivere.
Impatti economici e sociali enormi: senza soluzioni, le aziende costrette a trasferirsi potrebbero non sopravvivere
Il trasferimento forzato delle attività produttive comporta una serie di criticità. Smobilitare strutture di migliaia di metri quadri implica costi elevati, problemi logistici e rischi occupazionali.
Se le istituzioni non adotteranno misure adeguate, la perdita di imprese come la Orsini & Blasioli avrà conseguenze su tutto il tessuto economico locale. Per questo motivo, i consiglieri PD sollecitano un intervento concreto per tutelare il lavoro e l’economia del territorio.
La politica si muove: richiesto un tavolo di confronto per tutelare le imprese e i lavoratori coinvolti nel progetto
Alla luce delle problematiche emerse, i consiglieri del PD hanno chiesto all’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, di convocare un tavolo di confronto per affrontare le difficoltà delle aziende coinvolte.
L’obiettivo è individuare soluzioni concrete per evitare la chiusura delle attività produttive e mitigare l’impatto economico del trasferimento. Le forze di maggioranza presenti alla Commissione hanno accolto positivamente la proposta.
Un nuovo approccio al progetto ferroviario
Di fronte alle criticità riscontrate, i consiglieri chiedono un ripensamento del progetto, suggerendo di partire con i tratti meno impattanti per l’ambiente e l’economia locale.
Il progetto della ferrovia Roma-Pescara non si limita al trasporto, ma influisce direttamente sulla vita economica e sociale dei territori coinvolti. Un maggiore confronto con le istituzioni locali potrebbe evitare che un’opera di modernizzazione si trasformi in un danno per imprese e lavoratori.
Ferrovia Roma-Pescara: incertezza su stazioni e imprese: conclusione
L’assenza di risposte da parte di RFI alimenta dubbi e preoccupazioni. Il futuro del progetto Roma-Pescara rimane incerto, mentre aziende, Comuni e cittadini attendono chiarezza sulle prossime mosse. Le istituzioni locali chiedono risposte urgenti: RFI ascolterà prima che sia troppo tardi?