Gaetano Braga: il genio musicale abruzzese che incantò l’Europa
Gaetano Braga nacque a Giulianova il 9 giugno 1829, mostrando sin da giovane un talento musicale straordinario. Grazie al supporto della duchessa Giulia Colonna, poté studiare al Conservatorio di Napoli, dove fu allievo di Saverio Mercadante. Inizialmente iscritto alla classe di canto, si innamorò del violoncello, strumento che divenne il suo compagno di vita.
Una carriera internazionale tra Europa e America
Braga intraprese una brillante carriera concertistica, esibendosi nelle principali città europee come Parigi, Vienna e Londra. Nel 1874 e 1875, effettuò due tournée negli Stati Uniti, ottenendo un successo straordinario. A Chicago fu acclamato come “King violoncellist”, confermando la sua fama internazionale.
Il legame con Giulianova e la nostalgia dell’esule
Durante la sua tournée americana del 1874, Braga compose “L’esule” a Cleveland, ispirandosi a un canto popolare abruzzese. Questa melodia rifletteva la sua nostalgia per la terra natia, Giulianova, e rappresentava un omaggio musicale alle sue radici
Le serate musicali a Villa La Montagnola
A Giulianova, Braga partecipava a serate musicali nella villa dei Duchi d’Acquaviva, detta “La Montagnola”. Questi eventi, organizzati dalla contessa Alexandrovna Ovreskov, erano momenti di incontro tra artisti e intellettuali, dove Braga si esibiva insieme ad altri musicisti, contribuendo alla vivacità culturale dell’Abruzzo.
Gaetano Braga: Compositore prolifico e innovativo
Oltre a essere un virtuoso del violoncello, Braga fu un compositore prolifico. Tra le sue opere più celebri si annoverano la romanza “Leggenda Valacca” e la “Serenata”, conosciuta anche come “The Angel’s Serenade”. La sua produzione comprende circa 130 composizioni da camera, opere liriche, musica sacra e due concerti per violoncello.
Un’eredità musicale e affettiva
Braga nominò suo erede universale il nipote Gaetano Braga di Giulianova, figlio di suo fratello Francesco. Questo gesto sottolinea l’importanza della famiglia e delle origini abruzzesi nella vita del compositore.
Il riconoscimento in Abruzzo
Dopo una lunga e brillante carriera, Braga morì a Milano il 20 novembre 1907, lasciando dietro di sé un’eredità culturale davvero significativa e duratura.
Non a caso, a lui sono intitolati il Conservatorio Statale di Musica di Teramo e il Museo Musicale di Giulianova, situato proprio nella sua casa natale. In conclusione, questi luoghi simbolici celebrano la vita e l’opera di un artista che ha portato l’Abruzzo nel cuore della musica europea.
La musica e Gaetano Braga
Pertanto, Gaetano Braga rappresenta una delle figure più illustri della cultura abruzzese e, ancora oggi, la sua musica viene eseguita e apprezzata ovunque. In effetti, il successo internazionale delle sue composizioni testimonia in modo chiaro ed evidente il valore universale e senza tempo della sua arte raffinata e profonda.