Palmerini e le radici migranti

Goffredo Palmerini scrittore viaggiatore

MILANO – Goffredo Palmerini scrittore viaggiatore: un’espressione che ben rappresenta il giornalista abruzzese, il cui instancabile lavoro di cronista e autore ricorda grandi viaggiatori e osservatori del passato, da Stendhal a Gregorovius. Ma Palmerini non viaggia per vanità o evasione: lo fa per raccogliere storie autentiche, per raccontare vite vissute tra sacrifici e speranza.

Non è un turista. Palmerini parte per incontrare persone, ascoltare le loro vicende, documentare con cura la memoria degli emigrati italiani nel mondo. Visita comunità italiane in America, Australia, Canada, Brasile, Argentina, Sud Africa, Bolivia, Cile, perfino in Tasmania. Ovunque ci sia un italiano da raccontare, lui c’è.

Testimone dell’emigrazione italiana

Goffredo Palmerini è considerato una delle voci più autorevoli nel campo dell’emigrazione italiana. Con una scrittura chiara, diretta, coinvolgente, riesce a trasformare una testimonianza in un racconto emozionante. Non utilizza artifici retorici, ma punta dritto al cuore del lettore.

Nei suoi libri – come L’Italia dei sogni, Le radici e le ali, Gran Tour a volo d’aquila, Mario Daniele, il sogno americano – raccoglie voci e storie che rischierebbero altrimenti di andare perdute. Ogni volume è un viaggio nell’identità italiana nel mondo.

Cultura, memoria e passione civile

In Ti racconto così, Palmerini narra eventi e personaggi simbolici: dalla visita di Papa Francesco all’Aquila nel 2022 alla figura del giornalista David Sassoli, fino al Columbus Day a New York. Riporta in vita ricordi collettivi e memoria culturale.

Interessanti anche le pagine dedicate al ristorante storico “Tre Marie” e alla condizione femminile nel mondo, come nella testimonianza dell’artista iraniana Elham Hamedi. Temi universali, affrontati con garbo e profondità.

L’impegno per l’Abruzzo e per l’Italia

Le radici abruzzesi sono sempre presenti nella sua opera. Racconta la ricostruzione dell’Aquila, le storie del Fucino e della Marsica, l’identità di una terra nobile e resiliente. Ma Palmerini non è solo un narratore: è stato anche amministratore pubblico, assessore e vicesindaco del Comune dell’Aquila.

Il suo impegno si estende alle comunità italiane all’estero, che segue da vicino da decenni. È membro del comitato scientifico del Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo, e collabora con decine di testate italiane ed estere.

Goffredo Palmerini scrittore viaggiatore: Premi, riconoscimenti e stile inconfondibile

Nel 2009, a Caracas, è stato premiato come Personaggio dell’anno. Nel 2014 ha ricevuto il Premio nazionale di giornalismo Maria Grazia Cutuli, e numerosi altri riconoscimenti per il suo impegno culturale e sociale.

Scrive con uno stile sobrio, affabile, simile a quello di un parroco colto, come lo ha definito chi lo conosce bene. La sua voce è calma, il tono misurato, il contenuto denso e sempre documentato.

Un ponte tra popoli e generazioni

Se vivesse nell’antica Roma, scrive Lucilla Sergiacomo, sarebbe tra gli Annales Maximi, come un pontifex maximus della memoria collettiva. Il paragone non è azzardato: Palmerini costruisce ponti tra epoche, culture, paesi e generazioni.

Ha dedicato molte pagine anche alla storia dell’emigrazione femminile, offrendo spunti preziosi per comprendere il ruolo delle donne nelle diaspore italiane.

 Un maestro della memoria: Goffredo Palmerini scrittore viaggiatore

Palmerini è anche editore della testata La Prima Pagina, che dirige con cura, passione e un instancabile senso civico. Forse non dorme mai – tra articoli da consegnare, libri da scrivere e presentazioni da tenere – ma ogni sua parola aggiunge un tassello alla storia dell’Italia nel mondo.

di Franco Presicci

La Redazione de La Dolce Vita
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