Il Prof. Guglielmo Verdirame riceve il Premio Books for Peace 2025
Il Premio Books for Peace 2025 è stato assegnato al Prof. Guglielmo Verdirame durante una cerimonia nella splendida Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino, a Roma. Il Prof. Verdirame, Baron Verdirame, KC, è Professore di Diritto Internazionale al King’s College di Londra dal 2018. Ha studiato anche a Cambridge, Oxford, Harvard e Columbia. Ha pubblicato importanti studi sul Diritto Internazionale Pubblico e siede nell’Advisory Board dell’American Review of International Arbitration. È anche Membro della Camera dei Lord. Autore del libro The UN and Human Rights: Who Guards the Guardians?, ha vinto il Biennial Book Award nel 2014 per l’analisi delle Nazioni Unite.
Cerimonia a Roma: cultura e diritti umani uniti
L’Abate P. Brendan Coffey OSB ha partecipato attivamente alla cerimonia nella Badia Primaziale Benedettina di Sant’Anselmo, ribadendo il valore del riconoscimento conferito. BOOKS for PEACE seleziona e premia ogni anno figure di rilievo internazionale che si dedicano concretamente alla giustizia, alla cultura e alla promozione dei diritti umani. Nel 2025, l’organizzazione ha consegnato il premio anche alla Dott.ssa Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, durante una cerimonia ufficiale a Londra.
Il Premio Books for Peace: Omaggio alla cultura italiana e alla Calabria
Antonio Imeneo, fondatore del premio, è grato a Lord Verdirame per il suo impegno umanitario e per rappresentare con orgoglio la Calabria nel mondo. L’Ambasciatore Gaetano Cortese donerà a Verdirame opere rare della collana dedicata alle ambasciate italiane, destinate anche a Re Carlo III d’Inghilterra.
Gelato per la pace e sport per le ragazze afghane
Il Dr. Claudio Pica, presidente dei Gelatieri Italiani, ha creato e offerto personalmente tre gusti di gelato esclusivi per l’occasione, collaborando attivamente con i Maestri Gelatai Paolo Costantini e Carlo Piras.
Inoltre, per rafforzare il proprio impegno concreto, BOOKS for PEACE ha promosso e finanziato di recente un progetto sportivo in Afghanistan, consentendo a una dozzina di ragazze di vivere due intense settimane di sport e parkour, offrendo loro momenti di libertà e speranza in un contesto estremamente difficile.