Quando Lu setacc non torna: il detto abruzzese e la realtà dei progetti dimenticati

Il detto abruzzese “Lu setacc va e revè” invita alla reciprocità, ma spesso nel mondo istituzionale restano solo promesse e scaricabarili.

Detto abruzzese “Lu setacc va e revè” : quando il favore non torna

Quando il detto popolare si scontra con la realtà

In Abruzzo, come in molte regioni d’Italia, la saggezza popolare si trasmette nei detti. Uno tra i più conosciuti è il detto abruzzese “Lu setacc va e revè” . Una frase semplice, che richiama un principio fondamentale di reciprocità: se fai un favore oggi, domani qualcuno sarà pronto a ricambiare.

Ma purtroppo, nella realtà dei fatti, questo meccanismo di scambio onesto e collaborativo si inceppa, specialmente quando si entra nel mondo della progettazione sociale, culturale o territoriale.

La buona volontà c’è, ma le risposte no

Ci sono persone, associazioni e gruppi che si rimboccano le maniche per ideare iniziative a favore della collettività. Progetti utili, innovativi, spesso portati avanti con passione e senso civico. Ma quando si prova a coinvolgere le istituzioni – magari per un contributo, un patrocinio, un supporto – spesso ci si ritrova davanti a un silenzio di fatto o a un continuo rimpallo di responsabilità.

“Lu setacc va e revè”? Nessuno dice no apertamente, ma nessuno dice davvero sì. E intanto il tempo passa, le energie si esauriscono, e le buone idee finiscono in un cassetto.

Quando la reciprocità funziona solo in un senso

Il detto “Lu setacc va e revè” sembra funzionare bene quando si chiede qualcosa in via informale, per convenienza. Ma quando si tratta di ricambiare in modo concreto e istituzionale, il favore spesso non torna indietro. Tutto si complica, tutto diventa vago, e si ha la sensazione che l’impegno non venga riconosciuto, se non a parole.

Un danno silenzioso, ma profondo

Questa situazione non genera solo frustrazione. Col tempo porta a sfiducia, rassegnazione e disimpegno. Chi ha idee smette di proporle. Chi ha entusiasmo si spegne. E chi credeva nella forza della collaborazione sceglie, spesso, di fare da solo o – peggio – di non fare più nulla.

Il detto abruzzese “Lu setacc va e revè”: una riflessione da condividere

Questo articolo non nasce per polemizzare, ma per stimolare una riflessione collettiva. Se davvero vogliamo far crescere il territorio, servono più ascolto, più risposte concrete e meno formalismi. “Lu setàcc pò ‘ncora arvinì”, ma serve coerenza, attenzione e volontà reale di collaborare.

Lu Setacc: il setaccio, strumento utilizzato per filtrare la farina

La Redazione de La Dolce Vita
👉 Segui La Dolce Vita 4.0 su FacebookX,  InstagramYoutube e Threads per non perderti le ultime novità!