Marco Arcese, responsabile della Pescara calcio Academy
PESCARA – Marco Arcese, responsabile della Pescara calcio Academy, ci svela come si articola il lavoro di scouting e di settore giovanile nella società biancazzurra. Che negli ultimi tempi sta portando a dei risultati importanti, come testimonia la crescita dei tanti giovani talenti destinati ad arrivare in alto. Arena e Zeppieri su tutti. In questi giorni, Arcese, è volato a Tirana in Albania per vedere all’opera il suo gioiello Antonio Arena, impegnato nell’Europeo under 17.
Coltivare il talento
Dietro al sogno del Pescara, che si andrà a giocare la serie B nella finale play-off, c’è anche l’opera dell’Academy. Che sta riscuotendo sempre più importanza all’interno della Pescara calcio.
Oltre a Marco Arcese al suo interno operano persone qualificate del calibro di Spartaco Cordella, ex giocatore del Pescara. Così come Felice Mancini, che ha alle spalle una grande esperienza di settore giovanile. Il lavoro di scouting si realizza attraverso la rete di associazioni sportive presenti sul territorio. E andando anche oltre confine, come ad esempio accade con le partnership che vedono coinvolte le formazioni giovanili che operano in Australia e in Canada.
Coach to coach
La Pescara calcio e l’Academy di recente hanno promosso il modello “Coach to coach”, che permette un confronto continuo di idee, strategie e strumenti. Un progetto formativo internazionale basato su un approccio educativo multilivello, che ha visto anche il coinvolgimento del presidente della Figc Gabriele Gravina e dei vertici della Lega di serieC.
Dunque l’Academy si sta rivelando una risorsa importante per il Pescara. Ne sa qualcosa il presidente Daniele Sebastiani, che nell’ultima ricapitalizzazione societaria ha portato questa splendida realtà diretta da Marco Arcese a divenire azionista della società con una piccola quota che si aggira intorno allo 0,5%. E Arcese ha un grande rapporto anche con i giocatori della prima squadra e con lo stesso Silvio Baldini. Tanto è vero che lo si vede spesso a bordocampo soprattutto nelle fasi di riscaldamento prima della partita a sostenere i ragazzi.
Marco Arcese, responsabile della Pescara calcio Academy e La storia di Antonio Arena
In questo periodo Antonio Arena è stato impegnato negli Europei under 17 con la Nazionale. Andando a segno al debutto contro la Repubblica Ceca. Gli Azzurri sono stati eliminati in semifinale dal Portogallo.
«L’ho visto bene, ha fatto una grande partita contro il Portogallo. Peccato per l’eliminazione ai rigori»,
ha sottolineato Arcese. E proprio per rispondere alla chiamata della Nazionale ha dovuto rinunciare a disputare la prima parte dei play-off con il Pescara. Baldini se n’è dovuto fare una ragione. Ma da adesso torna a disposizione, visto che è rientrato a Pescara ed già tornato ad allenarsi con il gruppo. Il giovane talento classe 2009 a 16 anni e 25 giorni è stato il più giovane ad esordire e a realizzare un gol tra i professionisti in Italia. È accaduto esattamente il 7 marzo nel match contro la Lucchese. Una grande soddisfazione per Arcese e per tutto lo staff tecnico che opera all’interno dell’Academy.
Un risultato che fa balzare agli occhi il grande lavoro dei tecnici e degli osservatori che hanno portato a Pescara nel 2023 questo ragazzo direttamente dall’Australia. Facendogli firmare con il Pescara il suo primo contratto da professionista. Stessa cosa dicasi per Michael Zeppieri, che si è messo in luce con la formazione primavera di Marco Stella. Giovane classe 2006, anche lui scovato dall’Academy nel Vaughan in Canada.
Il lavoro dell’Academy sta riscuotendo notevole successo. E non a caso il presidente Sebastiani ha voluto che la realtà da lei diretta diventasse azionista di minoranza della Pescara calcio, seppur con una piccola quota. Quanto la inorgoglisce tutto ciò?
«Molto. Ma non solo a me, anche per tutti quelli che ci lavorano. È il riconoscimento del lavoro, di tanti sacrifici fatti in giro per il mondo. Arena e Zeppieri sono solo la punta dell’iceberg, dietro c’è un grande lavoro da parte di tutti i tecnici. Con noi c’è Spartaco Cordella, che è un coordinatore per la parte logistica, è una grande risorsa. Lui insieme agli altri rappresentano pietre miliari. Come Felice Mancini, responsabile tecnico dell’area adriatica, David Boni, direttore dell’area tirrenica, Sandro Grande direttore dell’area tecnica, Marco Stella, tecnico della formazione primavera. Poi c’è Raffaella Cecilia, che si occupa dello sviluppo del brand».
Balza agli occhi soprattutto l’ascesa di Antonio Arena. Dove può arrivare questo ragazzo?
«Sarà il tempo a deciderlo. Lui ha una mentalità non comune a quell’età. E quella è anche la sua forza. Sicuramente oggi è attenzionato da tante squadre soprattutto all’estero. In Nazionale ha giocato al posto di ragazzi che giocano in A. E’ un motivo d’orgoglio».
Nello specifico, come si sviluppa il lavoro della vostra Academy?
«Noi abbiamo 28 società in Italia con cui abbiamo partnership, attraverso una nostra metodologia. E poi c’è una connessione logistica di eventi su Pescara che fanno conoscere il nostro mondo. All’estero abbiamo 14 camp che partiranno dal 20 giugno in Stati Uniti, Canada… Ci sono 18/20 allenatori in partenza dal 20 giugno fino al 30 luglio».
Di recente avete promosso il progetto “Coach to coach” che ha visto anche il coinvolgimento del presidente Gravina e dei vertici della Lega di serie C. Insomma vi state dimostrando sempre più all’avanguardia…
«Diciamo che quello è stato un riconoscimento al lavoro fatto. Siamo stati la prima società professionistica a fare un accordo con l’Aiac e con la Figc per dare ai tecnici l’opportunità di fare un corso di aggiornamento a Coverciano. Essere ambasciatori dell’Aiac e della Figc all’estero è motivo d’orgoglio».
Grazie al lavoro dell’Academy e del settore giovanile i giovani rappresentano una risorsa importante. Quali sono i ragazzi più interessanti che possono fare a breve il grande salto in prima squadra?
«Sinceramente al di là di Arena ci sono ragazzi come Zeppieri e Gatto, che questa stagione è stato in prestito al Pineto. Lettieri, un 2009 che abbiamo tesserato da poco. Non nomino i ragazzi più piccoli, ma abbiamo anche due-tre 2011 che sono interessanti».
Marco Arcese e Pescara calcio. In questi giorni si parla tanto dell’ingresso di Marco Verratti in società. Questo può rappresentare la vera svolta in un’ottica di rafforzamento della compagine societaria, per ambire ad obiettivi ancora più importanti?
«Non c’è ancora l’ufficialità. Ma se questo dovesse avvenire per noi è un motivo d’orgoglio. È molto importante la possibilità che il presidente abbia vicino una persona che conosca il nostro ambiente, che è nato qui, che ci dia una mano e rappresenti il brand all’estero anche per il settore giovanile».
Marco Arcese e Pescara calcio. Lei è molto vicino al gruppo di Baldini. La vediamo spesso anche a bordocampo. Che aria si respira all’interno del gruppo in vista di questa doppia finale?
«Come si può immaginare c’è un’aria di tensione, ma anche di sicurezza nei propri mezzi. Questo percorso ci rende orgogliosi, ma ancora non abbiamo fatto nulla. Mi auguro che questi 180 minuti vadano come tutti noi vogliamo».
31-5-2025 Daniele Rossi