San Camillo de Lellis: il Santo abruzzese che rivoluzionò la cura dei malati
San Camillo de Lellis nacque il 25 maggio 1550 a Bucchianico, in Abruzzo, da una madre anziana e un padre ufficiale militare. Rimasto orfano a 13 anni, crebbe senza una guida stabile, abbracciando una vita sregolata e dedita al gioco d’azzardo. A 16 anni si arruolò nell’esercito veneziano, partecipando a campagne militari contro i Turchi.
La conversione e la nascita di una vocazione
Dopo una ferita incurabile al piede, Camillo si recò a Roma per farsi curare presso l’Ospedale di San Giacomo degli Incurabili. Qui, toccato dalla sofferenza dei malati e guidato da un frate cappuccino, intraprese un profondo cammino di conversione spirituale.
Fondazione dell’Ordine dei Ministri degli Infermi
Nel 1582, insieme a cinque compagni, fondò la “Compagnia dei Ministri degli Infermi”, con l’obiettivo di offrire assistenza ai malati con dedizione e competenza. Nel 1591, Papa Gregorio XIV riconobbe ufficialmente l’Ordine, che si distinse per il quarto voto: assistere i malati anche a rischio della propria vita.
L’eredità spirituale e culturale in Abruzzo
A Bucchianico, il Santuario di San Camillo de Lellis conserva reliquie e testimonianze della sua vita, diventando meta di pellegrinaggi e simbolo dell’identità abruzzese. Il santo è co-patrono dell’Abruzzo insieme a San Gabriele dell’Addolorata.
San Camillo De Lellis: Un esempio di carità e dedizione universale
Il Santo è venerato come patrono dei malati, degli ospedali e degli infermieri. Infatti, la sua vita è un esempio di dedizione assoluta. Inoltre, la sua opera ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della medicina e dell’assistenza sanitaria, cambiando per sempre il modo di curare i malati.
Grazie a ciò, ha ispirato generazioni di operatori sanitari in tutto il mondo, che ancora oggi seguono i suoi insegnamenti di cura amorevole e compassionevole.