Pescara, un sogno infranto

Esplorando l’Analisi della Delusione: Pescara-Foggia

Analisi della delusione: Pescara-Foggia. Resta solo la delusione. E soprattutto l’amarezza. Tanta amarezza. Per come è maturata questa sconfitta. E perché il Pescara ha giocato in uno stadio Adriatico tutto esaurito. Con ventimila spettatori che per tutta la partita hanno spinto i biancazzurri. Atmosfera decisamente di altra categoria. Ma è servito a poco.

I tifosi

Sconfitta nei rigori e gol evitabili

Sono stati decisivi i calci di rigore. Il Pescara deve recriminare perché ha permesso per due volte al Foggia di riprendere la partita, dopo essere andata in vantaggio. Incassando due gol evitabilissimi, frutto di distrazioni ed errate letture difensive. Non è la prima volta che la squadra di Zeman evidenzia difficoltà nella tenuta difensiva. E nella gestione della partita a risultato acquisito. La rete dell’1-1 di Iacoponi è arrivata addirittura al 97’. Mentre in occasione del 2-2 nei tempi supplementari, disattenzione della retroguardia biancazzurra che ha permesso a Markic di andare a staccare di testa.

La finale contro il Lecco

E così saranno gli uomini di Delio Rossi a giocarsi la serie B nel doppio confronto in finale con il Lecco. I rossoneri si sono confermati squadra di carattere. Come del resto avevano dimostrato già nei precedenti confronti di questi play-off.

L’avvio promettente e la delusione di Zeman

E dire che l’avvio della squadra di Zeman lasciava ben sperare. I biancazzurri sono partiti subito forte, trovando il gol di Cuppone di testa già al 2’. Una rete che aveva fatto letteralmente esplodere l’Adriatico. In sala stampa Zeman non ha nascosto la sua delusione: «Volevo trasferire la voglia di giocare, ma non ci siamo riusciti. Siamo andati tre volte in vantaggio e ci siamo accontentati.» Per il boemo l’errore sta nella mentalità: «È sbagliato andare in vantaggio e cercare di mantenerlo. Il Foggia era in palla perché noi glielo abbiamo permesso.»

Dubbi sul futuro di Zeman

Per il futuro il presidente Sebastiani ha detto di volere la riconferma immediata del tecnico. Invece Zeman è più riflessivo: «Del futuro devo parlare prima con la società. Tutto può condizionare la mia scelta, non solo il risultato di questa sera. Per me fare la serie C a Pescara è punitivo. Vorrei cercare di andare in altra categoria.» Dunque il punto da chiarire sembra essere quello degli obiettivi.

Riconferma per il ds Delli Carri

Chi è certo della riconferma è invece il ds Daniele Delli Carri. Come dichiarato dallo stesso Sebastiani sempre nel post-partita. Del resto a Delli Carri nel corso di questa stagione non si può rimproverare nulla. Anzi, il ds è stato abile ad allestire una rosa competitiva già ad inizio stagione. E poi è riuscito a completarla con innesti del calibro di Merola e Rafia. Oltre naturalmente alla scelta a dir poco coraggiosa di riportare Zeman in riva all’Adriatico.

La delusione da smaltire

I presupposti per riprovarci il prossimo anno ci sono tutti. Ma prima c’è da smaltire questa cocente delusione.

di Daniele Rossi