Cristiano Corsini: Riflessioni sulla Valutazione Educativa – Un Incontro alla ‘d’Annunzio’ di Chieti

Cristiano Corsini: Incontro sulla Valutazione a Chieti

Mercoledì 20 dicembre, alle ore 16.00, presso l’Auditorium del Rettorato a Chieti, l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, ospiterà Cristiano Corsini, professore ordinario di Pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, per un incontro dedicato alla Valutazione Educativa.

Il Profilo di Cristiano Corsini

Già docente della d’Annunzio dal 2017 al 2019, il prof. Corsini torna nel capoluogo abruzzese per un incontro/dibattito con docenti e formatori provenienti da tutta la Regione sul tema della valutazione.

Discussione con Cristiano Corsini sulla Valutazione Formativa

Cristiano Corsini è impegnato nella formazione dei docenti e nella docimologia. È autore di numerose pubblicazioni e un punto di riferimento nel panorama docimologico, ereditando la tradizione pedagogica italiana da Visalberghi e Vertecchi. Questa tradizione ha ridefinito i confini della valutazione formativa e trasformativa.

All’evento, i saluti istituzionali saranno a cura del Pro-Rettore vicario, professor Carmine Catenacci, del Direttore del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali, professor Stefano Trinchese, e della professoressa Ilaria Filograsso, Direttrice del CAMAFI. Interverranno anche i professori Claudio Crivellari e Maila Pentucci.

Il Nuovo Libro di Corsini

La più recente opera del professor Corsini è intitolata ‘La valutazione che educa. Liberare insegnamento e apprendimento dalla tirannia del voto’ (FrancoAngeli editore). È rivolta a insegnanti, dirigenti e studenti, offrendo un’analisi radicale della valutazione educativa.

Nel libro, si esaminano la funzione del processo valutativo, gli errori da evitare e gli approcci, i metodi, le attività e gli strumenti per formulare riscontri valutativi validi, rigorosi e trasformativi.

Visione Sulla Valutazione Educativa

“La strada percorsa dalla valutazione educativa – spiega il professor Claudio Crivellari, docente di Pedagogia generale e sociale, presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali della “d’Annunzio” – è da sempre contrassegnata da ostacoli e usare la valutazione come dispositivo riproduttivo di selezione meritocratica rappresenta una scelta che minimizza lo sforzo di insegnanti, studentesse e studenti e consente al sistema di legittimare iniquità altrimenti insostenibili. Al contrario – conclude il professor Crivellari – l’impiego della valutazione come prassi democratica e strategia trasformativa comporta quel rigore metodologico e quell’assunzione di responsabilità che scoraggiano individui poco propensi a mettere in discussione valori e rapporti di potere consolidati”.